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Guerra in Libia, anche il Papa chiede che cessi l’uso delle armi

    APPELLO Di fronte alle notizie, sempre più drammatiche, che provengono dalla Libia, cresce la mia trepidazione per l’incolumità e la sicurezza della popolazione civile e la mia apprensione per gli sviluppi della situazione, attualmente segnata dall’uso delle armi. Nei momenti di maggiore tensione si fa più urgente l’esigenza di ricorrere ad ogni mezzo di cui dispone l’azione diplomatica e di sostenere anche il più debole segnale di apertura e di volontà di riconciliazione fra tutte le Parti coinvolte, nella ricerca di soluzioni pacifiche e durature. In questa prospettiva, mentre elevo al Signore la mia preghiera per un ritorno alla concordia in Libia e nell’intera Regione nordafricana, rivolgo un accorato appello agli organismi internazionali e a quanti hanno responsabilità politiche e militari, per l’immediato avvio di un dialogo, che sospenda l’uso delle armi. Il mio pensiero si indirizza, infine, alle Autorità ed ai cittadini del Medio Oriente, dove nei giorni scorsi si sono verificati diversi episodi di violenza, perché anche là sia privilegiata la via del dialogo e della riconciliazione nella ricerca di una convivenza giusta e fraterna. Benedetto XVI – Angelus 27-3-2011   foto dalla Rete

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300.000 a Roma per l’acqua pubblica e contro il nucleare. Guardando ai referendum del 12 giugno. Da sostenere e promuovere.

La nostra Consiglia Salvio (prima a destra con la bandiera) alla manifestazione di Roma (foto ANSA)   L’APPELLO DE “IL DIALOGO”  www.ildialogo.org La Corte Costituzionale ha ammesso i tre referendum su: acqua, nucleare e legittimo impedimento. È l’occasione per dire la propria opinione se si desidera la privatizzazione dell’acqua, la monopolizzazione dell’energia e la disuguaglianza di fronte alla legge di chi è “nominato” ministro. Oltre duecento anni fa la Rivoluzione francese con un vento di democrazia spazzò via i privilegi dei “nobili”. Oggi “qualcuno” vuole ripristinarli. Per tutelare l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, per dire la propria opinione su un bene inalienabile come l’acqua; per contribuire alla determinazione della politica energetica del Paese e ribadire l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge PARTECIPA AI REFERENDUM e di’ la tua.

Pax Christi Italia, il comunicato stampa sulla guerra in Libia

Comunicato stampa del presidente di Pax Christi Italia ODISSEA DALLA POLITICA   Mentre parlano solo le armi, si resta senza parole. Ammutoliti, sconcertati. Anche noi di Pax Christi, come tante altre persone di buona volontà.   Il regime di Gheddafi ha sempre mostrato il suo volto tirannico. Pax Christi, con altri, ha denunciando le connivenze di chi, Italia in testa, gli forniva una quantità enormi di armi senza dire nulla, anche dopo la sua visita in Italia “sui diritti umani violati in Libia, sulla tragica sorte delle vittime dei respingimenti, su chi muore nel deserto o nelle prigioni libiche. Il dio interesse è un dio assoluto, totalitario, a cui tutto va immolato. Anche a costo di imprigionare innocenti, torturarli, privarli di ogni diritto, purché accada lontano da qui. In Libia.” (Pax Christi 2 settembre 2010). Il Colonnello era già in guerra con la sua gente anche quando era nostro alleato e amico! Non possiamo tacere la triste verità di un’operazione militare che, per quanto legittimata dal voto di una incerta e divisa comunità internazionale, porterà ulteriore dolore in un’area così delicata ed esplosiva, piena di incognite ma anche di speranze. Le operazioni militari contro la Libia non ci avvicinano all’alba, come si dice, ma costituiscono un’uscita dalla razionalità, un’ “odissea” perchè viaggio dalla meta incerta e dalle tappe contraddittorie a causa di una debolezza della politica.   Di fronte a questi fatti, vogliamo proporre cinque passi di speranza e uno sguardo di fede.   1) Constatiamo l’assenza della politica eRead More

A 31 anni dall’assassinio di Mons. Romero

LA PASQUA DI OSCAR ARNULFO ROMERO   fonte giovaniemissione.it “Finché i contadini, e gli operai e i loro dirigenti non hanno sicurezza; finché il popolo viene sistematicamente assassinato dalle forze di repressione della giunta, io, che sono un semplice servitore del popolo, non ho nessun diritto di cercare misure di sicurezza. Vi prego di non fraintendermi: non voglio morire, perché so che il popolo non lo vuole, ma non posso tutelare la mia vita come se fosse più importante della loro vita. La più importante è quella dei contadini, degli operai, delle organizzazioni popolari, dei militanti e dei dirigenti, ed essi muoiono tutti i giorni; ogni giorno ne trucidano venti, trenta, quaranta o più ancora. Come potrei adottare delle misure di sicurezza personale? Sì, possono uccidermi; anzi, mi uccideranno, benchè alcuni pensino che sarebbe un grave errore politico; ma lo faranno ugualmente, perché pensano che il popolo sia insorto dietro le pressioni di un vescovo. Ma non è vero: il popolo è pienamente consapevole di chi sono i suoi nemici; e altrettanto conosce bene i propri bisogni e le alternative che si presentano. Se uccidono me, resterà sempre il popolo ,il mio popolo. Un popolo non lo si può ammazzare. (Oscar Arnulfo Romero, otto giorni prima del suo assassinio. Da una intervista rilasciata al domenicano spagnolo Juan Carmelo Garcia)

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22 Marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua

  ACQUA: OSSERVATORE ROMANO, NO A PRIVATIZZAZIONE = QUOTIDIANO SANTA SEDE EVIDENZIA IMPEGNO REALTÀ ECCLESIALE IN PROSSIMO REFERENDUM Città del Vaticano, 21 mar. (Adnkronos) – L’ Osservatore romano di oggi dedica un lungo articolo alla prossima Giornata mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo. Ricordando che le Nazioni Unite hanno già definito l’accesso all’acqua come diritto umano fondamentale, il giornale della Santa Sede rileva quindi che si tratta di un bene che non può essere privatizzato e cita anche il prossimo referendum contro la gestione privata delle risorse idriche si svolgerà in Italia il 12 giugno. «Se è vero che spesso per i poveri non è tanto la scarsità d’acqua in sè a portare sofferenza – si legge sull’Osservatore romano – ma l’impossibilità economica di accedervi, allora esiste, come ha ricordato il 24 febbraio il vescovo Mario Toso, segretario Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, intervenendo alla conferenza internazionale di Greenaccord a Roma, ‘un serio problema di indirizzo eticò, perchè, ha aggiunto rilanciando le parole del Compendio della dottrina sociale della Chiesa, l’acqua — diritto universale e inalienabile — è un bene troppo prezioso per obbedire solo alle ragioni del mercato e per essere gestita con un criterio esclusivamente economico e privatistico». «Il suo valore di scambio o prezzo – viene rilevato – non può essere fissato secondo le comuni regole della domanda e dell’offerta, ovvero secondo la logica del profitto. Che è però quanto in più parti del mondo accade o si rischia in caso di privatizzazione,Read More

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Il Centro Astalli interviene sui richiedenti asilo

   COMUNICATO STAMPA   La Manna: purtroppo iniziata la “deportazione” verso Mineo   La Manna (Presidente del Centro Astalli): “Le nostre peggiori preoccupazioni sembrano avverarsi: le notizie che giungono dal Cara di Bari, destano allarme. In queste ore infatti pare si stia procedendo al trasferimento di 167 richiedenti asilo verso il centro di Mineo (Catania). Al momento inoltre sembra che l’operazione si stia svolgendo senza la notifica di alcun provvedimento alle persone interessate. Come se ciò non bastasse – continua La Manna – non ci sono al momento garanzie sulle condizioni di trattamento riservate alle persone in stato di vulnerabilità (vittime di tortura, donne in gravidanza, anziani, persone bisognose di cure mediche e psichiatriche…). La situazione è grave e senza precedenti: senza esagerare si può dire che si assiste impotenti a una deportazione. Tutto sta avvenendo senza interloquire con gli enti di tutela che più volte hanno richiesto al prefetto di Palermo Giuseppe Caruso l’apertura di un tavolo sull’argomento”. In questo contesto tragico per il diritto d’asilo, il Centro Astalli continua a chiedere che si sospendano gli spostamenti delle persone accolte nei Cara italiani verso Mineo,  evitando così  di vanificare percorsi di tutela e integrazione avviati  e che ad oggi non paiono ripetibili in tale struttura. Si ribadisce ancora una volta la ferma richiesta di non trasferire, in alcun caso, le persone in stato di vulnerabilità.   Ufficio stampa: Fondazione Astalli – Donatella Parisi – 0669925099 – d.parisi@fondazioneastalli.it

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Il nostro Paese, unito, compie 150 anni. Ricordando don Tonino Bello, alcune parole d’augurio, guardando al Mondo.

  BUON COMPLEANNO, ITALIA! La ricorrenza dei 150 anni dell’unità del nostro Paese cade in un momento in cui l’Umanità è colpita in modo particolare e doloroso da guerre, violenza, catastrofi naturali e ambientali. Il cammino dell’Italia è ricco di Storia e di Cultura. Il tempo che viviamo, nel riconoscerne la ricchezza e le difficoltà del cammino, deve interrogarsi sulla decandenza di tanti valori su cui i nostri Padri hanno fondato la repubblica democratica. Le parole di augurio a don Tonino Bello, testimone del nostro tempo di pace e di non violenza, possono essere utilizzate anche per augurio all’Italia, perchè sia, nel Mondo, coerente attuatrice della nostra Carta costituzionale. Sono le parole di un parroco, che vive tra la gente e per la gente, al servizio del Vangelo. Buon compleanno, don Tonino!    16 marzo 2011 – Renato Sacco “Carissimo don Tonino, ti scrivo per il tuo compleanno: oggi ne compi 58. Auguri!”. Iniziava così il mio biglietto di auguri pubblicato dal quotidiano Avvenire il 18 marzo 1993. Eravamo da poco tornati dalla marcia dei 500 a Sarajevo, dicembre 1992 e tu eri molto malato. Già allora qualcuno si era stupito che un prete del nord facesse gli auguri a un vescovo del sud. Figurati ora! Anche se il giorno prima del tuo, c’è il compleanno dell’Italia (150), sai che qui da noi, al nord, molti vorrebbero addirittura la secessione. Che tempi amari e faticosi, caro don Tonino! Ai tuoi tempi c’erano i caccia F16 a Gioia Del Colle, e tuRead More

SEPE ATTORE PUBBLICO O POLITICO? di Domenico Pizzuti

Non può passare inosservato il dinamismo del Card. Crescenzio Sepe sui problemi della città, non solo con l’iniziativa del Giubileo per dare una scossa alla città ed i dialoghi con la città nel periodo dell’Avvento, con iniziative non solo simboliche come la messa a disposizione delle chiese inutilizzate da ristrutturare per iniziative culturali su cui qualche perplessità è stata manifestata , e con l’inaugurazione del garage di via Morelli con l’accompagnamento della star israeliana Noa e la fanfara al seguito dell’Arma dei carabinieri, che ha dato occasione per alcuni messaggi etico-politico sulle garanzie delle candidature per le prossime elezioni amministrative. Naturalmente l’Arcivescovo di Napoli si è premurato di precisare che non si occupa direttamente di elezioni e di politica, come pure della sorte della giunta Iervolino, ma i piedi nel piatto per così dire li ha messi con un certo tipo di affermazioni. Al di là di singoli gesti ed affermazioni preme una precisa e consapevole riflessione sul significato che assume questa presenza nel contesto della grave ma non disperata situazione napoletana. In primo luogo, il Card. Sepe si presenta ed agisce almeno come attore sulla scena pubblica, espressione cioè della società civile che comprende anche le comunità delle diverse confessioni religiose nella loro presenza sul territorio; è quindi una presenza legittima ed opportuna per invitare anche ad una rettitudine nella prassi politica (Liste pulite, ha detto) per una rinascita auspicata della città. Chiaramente è privilegiata una strategia comunicativa e mediatica, che attira consensi. Una prima domanda si pone: aRead More

Referendum Acqua Pubblica, i primi contatti dell’Organizzazione campana

Si comunica che la segreteria regionale sarà operativa da lunedì 14  marzo 2011.   Questi i turni che si terranno presso la sede regionale Federconsumatori Corso Umberto I°, 381 Napoli tel.: 0814202363   lunedì, dalle ore 17 alle ore 19 saranno presenti Carlo ( 3337646624) e Antonello (3280829249); giovedì dalle ore 17,30 alle ore 19 sarà presente Massimo (360370118) venerdì dalle ore 18 alle 20 sarà presente Enzo (3356339236) telefono della segreteria operativa regionale: 3664288717   N.b.: Per chi effettua sottoscrizioni e/o donazioni al Comitato Nazionale referendario è pregato di segnare nello spazio della causale: contributo del…(Comitato, o Associazione, p altro) della Campania; e di comunicare l’avvenuta sottoscrizione ai tesorieri regionali (v. contatti sottostanti).   Per prenotare i posti nei pullman, per recarsi alla Manifestazione nazionale del 26 marzo p.v. a Roma , fare capo alla segreteria regionale, ma anche ai referenti provinciali, e ai territoriali, anzi è preferibile. Se ne  riportano i  contatti ( chiedendo ai referenti provinciali di Salerno, Benevento, Caserta e Avellino di comunicare i contatti dei referenti territoriali): REFERENTI Referenti provinciali: Napoli Roberto Valestra extra66@libero.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. – 3494937990 Raphael Pepe pepe.raphael@gmail.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. – 3290078243 Caserta Mena Moretta memoreta@tin.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. 3381191429 Mariella Natale natalemariella@virgilio.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. 0823301340 3381191429   Benevento Maria Masone mmasone@hotmail.com QuestoRead More

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11 Marzo, al Gesù Nuovo uno spazio e un tempo, serale, per la preghiera, aperto in particolare ai giovani…

     IL “GESU’ “APERTO DI SERA,                                      UN’OPPORTUNITA’ PER PREGARE… Nella Messa del Mercoledì delle Ceneri p. Vittorio Liberti SJ, Parroco e Superiore della Comunità dei Gesuiti, al termine della sua omelia sul cammino di penitenza e di conversione a cui ci chiama la Quaresima, ha parlato a tutta la Comunità parrocchiale e delle Opere che sono nel Gesù Nuovo, ma particolarmente ai giovani.   Digiuno, elemosina, preghiera: le tre caratteristiche del cammino che la Chiesa propone ai fedeli nel Dio di Gesù Cristo, verso la Settimana Santa, la Croce, la Pasqua di Resurrezione. Digiuno, da manifestare non solo in una maggiore sobrietà della mensa, ma anche nell’utilizzo di mezzi che condizionano la nostra quotidianità, in particolare la TV e internet. Elemosina, non solo nel donare proprie risorse materiali, ma anche, per chi può, nel “farsi prossimo” a chi è nel bisogno, come già si fa per l’aiuto alla mensa delle Suore di Madre Teresa o andando alla stazione o laddove vivono le persone senza dimora, per strada. Preghiera. E qui ha voluto annunciare che, a partire dal primo venerdì di Quaresima, ogni venerdì, la Cappella del Sacramento diventerà spazio e tempo di preghiera, dalle ore 20 alle 22. La “chiesa del Gesù” si apre ancor più alla Città, accogliendo, pregando. Un segno importante, un’opportunità, in particolare per i tanti giovani che a quell’ora affollano la piazza e le strade vicine, senza escludere gli adultiRead More