CHE VIVA L’ITALIA! Viaggio a Reti unificanti… Sabato 18 Giugno Assemblea Nazionale del Jesuit Social Network

CHE VIVA L’ITALIA! Un viaggio attraverso le reti a cui aderisce Villa S. Ignazio per legare idealmente le due assemblee nazionali del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Acitrezza 15-16 giugno) e del Jesuit Social Network (Roma 17-18 giugno) con altre realtà che ci ospiteranno lungo il cammino: la Comunità di Capodarco di Fermo nelle Marche, il Centro Hurtado di Scampia a Napoli ed il Movimento Reggio Non Tace a Reggio Calabria. Da Trento alla Sicilia e ritorno, per raccogliere voci, volti e testimonianze di un’Italia che dopo 150 anni dalla sua nascita tiene ancora “gli occhi aperti nella notte triste”, un’Italia viva più che mai…   CHE VIVA L’ITALIA ! Viaggio a reti unificanti… 13 / 19 giugno 2011                                                   Le tappe:    13.06 Trento – Capodarco di Fermo Comunità di Capodarco | Cnca   14.06 Capodarco di Fermo – Napoli Centro Hurtado | Jsn   15.06 Napoli – Acitrezza Assemblea nazionale Cnca   16.06 Acitrezza – Reggio Calabria Reggio non tace | Jsn   17.06 Reggio Calabria – Roma Assemblea nazionale Jsn   18.06 Roma Assemblea nazionale Jsn   19.06 Roma – Trento Villa S. Ignazio       Che viva l’Italia! è un viaggio e una raccolta di storie. Appartenere a reti nazionali come il Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e il Jsn (Jesuit Social Network Italia) ha senso se di queste appartenenzeRead More

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P. Bartolomeo Di Pierro è ora nell’abbraccio del Padre – di Pasquale Salvio

Tantissime persone, tantissimi giovani. Tutti commossi e in preghiera per e con p. Bartolomeo di Pierro, gesuita. P. Vittorio Liberti, Parroco del Gesù Nuovo e Superiore della Comunità che ha accolto p. Bartolomeo negli ultimi due anni, ha tratteggiato in una splendida e sentita omelia il cammino nella Compagnia di Gesù di questo positivo e sorridente sacerdote, vero dono di Dio per generazioni di persone. Tre le caratteristiche di p. Bartolomeo che ha voluto sottolineare: 1) la missionarietà, che ha informato apostolicamente tutto il suo ministero pastorale a Napoli e a Bari, pur non potendo, agli inizi degli anni ’60, soddisfare il suo grande desiderio di andare in Sri Lanka; 2) l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare della posta elettronica, per intrecciare relazioni con persone, famiglie, gruppi con cui sviluppare il suo accompagnamento pastorale  e formativo, in particolare nella formazione delle famiglie e nella preparazione ai sacramenti; 3) una fede autentica, che ha illuminato costantemente la sua vita, con un abbandono totale nelle braccia della Provvidenza al cui servizio si è messo con umiltà, forza, coraggio, amorevolezza, anche nel servizio pastorale degli Esercizi Spirituali e, recentemente nella Diocesi di Napoli, della Terza Età. Tantissimi i giovani presernti, conosciuti e “cresciuti” con lui a Scampia, che lo abbracciavano in quest’ultimo saluto, il pianto a bagnare i loro volti e le loro parole di riconoscenza. Come quelle di Marianna. Tantissime persone semplici, figlie di quel confessionale in fondo alla chiesa dove sapeva  accogliere per la riconciliazione col Padre e dispensare, come sempre,Read More

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Sabato 18 Giugno, Festa delle Opere al Gesù Nuovo

Le Opere presenti nella Casa dei Gesuiti di Via San Sebastiano in Napoli e nella Parrocchia del Gesù Nuovo vivranno un momento di condivisione e di festa nel cortile di Via San Sebastiano. L’appuntamento è per Sabato 18 Giugno, alle ore 17,15. Fraternità, presentazione delle Opere, condivisione delle esperienze, preghiera comune scandiranno i vari momenti di questa prima esperienza. Un buffet, preparato col contributo di tutti, concluderà questo pomeriggio-serata di festa, la cui conlusione è prevista per le 20,30.

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Referendum. La vittoria della “madre” – di Alex Zanotelli

  foto tratta dalla Rete Quello che è avvenuto in questo paese, il 12-13 giugno, è un miracolo! E’ la vittoria della ‘Madre’, l’ACQUA, la madre di tutta la vita su questo pianeta.”L’acqua- ha detto così bene Roberto Lessio nel suo libro All’ombra dell’acqua- è la congiunzione tra il nulla, la vita e il creato.”  E’ stata anche la vittoria del Sole, delle rinnovabili contro il potente business del nucleare. E’ la ‘rivoluzione dei beni comuni’ contro l’ideologia del mercato. E’ la proclamazione della vita contro l’idolatria della finanza (è da notare il tonfo in borsa delle energie tradizionali il 13 giugno!). E’ il rifiuto dell’ideologia dominante dello sviluppo illimitato(l’uomo non è Dio!). E’ la vittoria della cittadinanza attiva che ha saputo organizzarsi dal basso, dando scacco matto ai partiti, sia di destra che di sinistra, servi dei potentati economico-finanziari che ci governano. E’ la vittoria di un popolo(i partiti non si azzardino ad appropriarsene!) che questa volta ha votato col cuore,più che con la pancia e la testa. E’ la vittoria dei cittadini, ottenuta parlando, dialogando, ragionando con la gente in mille assemblee contro il muro impenetrabile dei media, nelle mani dei poteri forti,che ci hanno boicottato . E’ un vento nuovo del risveglio italiano. Per questo dobbiamo dire  grazie di cuore a tutti i cittadini che hanno lavorato con umiltà e passione, in particolare  grazie al Popolo dell’acqua che da anni si è impegnato con tenacia per raggiungere questo risultato. Grazie a ogni persona , grazie alla creativitàRead More

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Verso il referendum sull’acqua del 12-13 giugno 9 giugno: religiosi a pane e acqua

Verso il referendum sull’acqua del 12-13 giugno 9 giugno: religiosi a pane e acqua  (a Napoli alle ore 19,00) Un giorno di digiuno per salvare l’acqua. L’appuntamento è a Roma in Piazza San Pietro: sono chiamati ad aderire sacerdoti, suore, missionari (nella foto, padre Alex Zanotelli). Ecco l’appello da sottoscrivere. Carissimi sacerdoti, missionari(e) e religiosi(e). Ci stanno rubando l’acqua! Come possiamo permettere che l’acqua, nostra madre, sia violentata e fatta diventare mera merce per il mercato? Per noi cristiani, l’acqua è un grande dono di Dio, che fa parte della sua straordinaria creazione e non può mai essere trasformata in merce. «Dammi da bere», chiede un Gesù, stanco e assetato, alla donna samaritana, nel Vangelo di Giovanni (4,7), letto durante la Quaresima in tutte le chiese cattoliche del mondo. «Dateci da bere!», gridano oggi milioni di impoveriti. In un pianeta dove la popolazione sta crescendo e l’acqua diminuendo per il surriscaldamento, questo “dateci da bere” diventerà un grido sempre più angosciante. Nei volti di tutti gli assetati del mondo, noi credenti vediamo il volto del povero Cristo, che alla fine dei tempi di dirà: «Ho avuto sete e non mi avete dato da bere» (Mt 25,42). L’Onu afferma che, entro la metà del nostro secolo, 3 miliardi di esseri umani non avranno accesso all’acqua potabile. È un problema etico e morale di dimensioni planetarie, che ci tocca direttamente. Di fatto, per noi cristiani l’acqua è sacra, è vita, è la madre di tutta la vita sulla terra; l’acqua ha unRead More

Referendum acqua: appello al voto del nuovo Vescovo di Nocera

Ai Reverendissimi Parroci, Sacerdoti, ai Diaconi e Seminaristi, ai Religiosi e Religiose ai Responsabili dei Gruppi, Movimenti e Associazioni LORO SEDI  Carissimo/a, come saprai mancano pochi giorni alla prossima Scadenza Referendaria, e come responsabile diocesano della Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato, su mandato del nostro nuovo Vescovo Giuseppe, da poco insediatosi, voglio farti giungere alcuni orientamenti ed indicazioni circa questa imminente scadenza. I primi due quesiti referendari, quelli di colore rosso e giallo, hanno come tema l’acqua. Nel primo quesito si chiede l’abrogazione o meno  della “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a privati”; nel secondo, l’abrogazione parziale di norma della “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Non potendo, qui, entrare nei particolari dei quesiti, credo che sia opportuno sensibilizzare, indirizzare i nostri cristiani ad una scelta che metta al centro questo bene così prezioso, che è l’acqua. L’acqua è un bene primario, creato da Dio per la vita dell’uomo, e l’uomo che non né è il creatore, non può in alcun modo appropriarsene, gestendolo in modo arbitrario e privatizzandolo. L’acqua è per la vita, di altri beni l’uomo può farne anche a meno (carburanti, energia elettrica, etc.), ma dell’acqua nessun essere vivente sulla terra può farne a meno. La nostra amata terra dell’Agro è stata sempre ricca di acqua, il fiume Sarno, di cui a Foce, ancora oggi vi è acqua limpida e pulita, è diventato nel tempo una cloaca a cielo aperto,Read More

Il Jesuit Social Network Italia Onlus aderisce alla Rete Reggio Non Tace. Sosteniamola.

Il Jesuit Social Network Italia Onlus aderisce pubblicamente alla Rete Reggio Non Tace e chiede un sostegno da tutt’Italia per il movimento. Il Movimento Reggio Non Tace nasce su iniziativa di un gruppo di cittadini di Reggio Calabria e dei Gesuiti della Comunità che vive a pochi passi dalla Procura della Repubblica come reazione alla bomba che lo scorso 2 gennaio 2010 è esplosa all’ingresso della Procura. Il movimento si è gradualmente allargato coinvolgendo i cittadini di Reggio, indipendentemente da appartenenze politiche o di associazioni, sindacati o altro, divenendo nei mesi un interlocutore riconosciuto e stimato dalle stesse istituzioni, in primo luogo la Procura della Repubblica stessa. Un movimento che ha suscitato un risveglio di coscienza in una città simbolo della presenza della ‘ndrangheta, Reggio Non Tace rappresenta oggi “LA POSSIBILITÀ” (non una fra le tante) di sostenere chi, a Reggio, sta creando un futuro diverso. Il Manifesto del movimento (www.reggionontace.it) è molto chiaro negli obiettivi: “Siamo determinati a lottare contro l’oppressione della ‘ndrangheta e contro le sue molteplici complicità, coperture e connivenze. Non vogliamo e non possiamo più tacere”. Si tratta di un’iniziativa importante, in cui Padre Giovanni Ladiana SJ e la CvX di Reggio Calabria, soci del JSN, hanno assunto un ruolo guida, mettendosi in gioco direttamente, con tutti i rischi che questo comporta. Come JSN crediamo che il Movimento Reggio Non Tace costituisca una novità importante, un modo innovativo di partecipazione e di educazione del ruolo che ciascuna coscienza può avere nel ricostruire un tessuto sociale nuovoRead More

Dalla rivista dei Gesuiti “Aggiornamenti Sociali” – Acqua: Bene Comune o business? Il referendum sulla gesione dell’Acqua.

Bene  comune o  business? Il referendum sulla gestione dell’acqua Emanuele Fantini Sono un milione e quattrocentomila le firme raccolte a supporto dei quesiti referendari presentati dal comitato «Sì acqua pubblica»: il triplo di quelle formalmente necessarie, cifra mai raggiunta nella storia del referendum, nonostante la scarsa attenzione dimostrata dal sistema politico e mediatico nazionale. Il dato conferma la rilevanza del tema dell’acqua nella percezione dell’opinione pubblica, nonché la vitalità e la capacità di mobilitazione a partire dal livello locale dei movimenti politici e sociali che ne chiedono una gestione pubblica. Un fenomeno non solo italiano, come testimoniato dal successo del referendum tenutosi di recente a Berlino, con cui il 98% dei votanti si è espresso contro la privatizzazione della società di gestione dei servizi idrici della città 2.   Il 12 gennaio scorso la Corte Costituzionale ha approvato due dei tre quesiti referendari in materia di «modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica» e «determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito». Dietro all’apparenza squisitamente tecnica dei quesiti, il corpo elettorale italiano sarà chiamato a pronunciarsi su due visioni politicamente opposte in merito alla natura dei servizi idrici. Da un lato il modello di gestione consolidatosi nel nostro Paese, tra numerose contraddizioni e varianti, a partire dalla riforma della legge Galli (1994) fino alle ultime modifiche previste dal decreto Ronchi (2009) 4, che considera la distribuzione dell’acqua un servizio industriale a rilevanza economica, individuando negli strumenti del mercato —Read More

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Referendum del 12-13 giugno. L’acqua, dono di Dio da difendere dalle speculazioni. La dichiarazione del Segretario Generale della CEI e le iniziative del popolo dell’acqua pubblica. La nostra Consiglia Salvio in campo.

   riceviamo e pubblichiamo COMUNICATO STAMPA Il popolo dell’acqua in festa per la conclusione della campagna referendaria a favore del “SI”. La conclusione della campagna referendaria del Comitato 2 Sì per l’acqua bene comune sarà una festa diffusa su tutta la penisola in linea con il percorso seguito finora e con la capillarità che ha saputo raggiungere l’iniziativa dei comitati territoriali. Dall’8 al 10 giugno, in centinaia di piazze in tutta Italia il popolo dell’acqua, anche insieme ai comitati che si battono contro il ritorno al nucleare, si incontrerà per dare l’ultima spinta ai referendum del 12 e 13 giugno, consapevoli di una battaglia culturale già vinta e con il quorum a portata di mano. Le manifestazioni più grandi si annunciano a Torino, Bologna, Firenze e Bari. Ovunque manifestazioni, cortei, sfilate, bande, aperitivi, concerti, biciclettate secondo la fantasia e l’inventiva dei comitati territoriali che in questi mesi hanno sostenuto la battaglia per i 2 Sì per l’acqua bene comune e che un anno fa, tutti insieme, hanno raccolto un milione e quattrocentomila firme per proporre i due quesiti referendari. A Torino l’8 giugno sarà una lunga giornata di mobilitazione che si concluderà a Parco Michelotti; a Firenze la sera del 9 è previsto un concertone in piazza; in Puglia durante quella che il comitato ha ribattezzato “la settimana dell’acqua” si contano a centinaia le iniziative in tutte le città e 3 carovane dell’acqua stanno percorrendo in lungo e in largo la regione; a Roma tutti i municipi sono attivi perRead More

Davanti all’ennesimo naufragio il Centro Astalli chiede misure urgenti.

Un altro naufragio nel Mediterraneo 03/06/11   Almeno 270 migranti, che a bordo di un natante cercavano probabilmente di raggiungere le coste italiane, risultano dispersi nel Mediterraneo. Le persone di cui non si hanno più notize viaggiavano probabilmente a bordo di un barcone soccorso, nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno, a largo dell’isola di Kerkennah, nel sud della Tunisia, da natanti della Guardia costiera e dell’Esercito tunisino. La barca, che aveva a bordo circa 700 persone, è andata in avaria in un punto di acque basse: questo non ha consentito soccorsi immediati da parte delle navi militari. L’imbrcazione è stata così raggiunta da piccole imbarcazioni e gommoni, che hanno provveduto ai primi soccorsi e alle operazioni di trasbordo, dando la precedenza ai bambini e alle donne. Sarebbe stato in questa fase che molti passeggeri, impauriti, hanno cercato di mettersi in salvo,abbandonando la nave e annegando. Le navi militari tunisine hanno messo in salvo, complessivamente, circa 570 persone. Ancora una volta il Centro Astalli auspica che gli Stati europei predispongano con urgenza canali umanitari per l’evacuazione dei rifugiati dalla Libia, per evitare ulteriori perdite di vite umane innocenti. —————–   UFFICIO STAMPA FONDAZIONE ASTALLI TEL: 06.69.92.50.99 E-MAIL: d.parisi@fondazioneastalli.it