Le quattro foto per il Convegno CVX di Frascati

Pubblichiamo le quattro foto che abbiamo inviato al ConvegnoCVX di Frascati per illustrare con immagini il tema : “Oltre i Muri“. Sono quattro i muri che abbiamo visto intorno a noi: quello dell’Oblio del passato, quello delle difficoltà di integrazione dei figli degli immigrati nelle nostre scuole, quello dell’Incomunicabilità, quello dell’emarginazione dei giovani.  I titoli delle quattro foto sono: Oblio L’Urlo Soli con la loro croce Incomunicabilità. Per vederle clicca qui. 26 aprile 2015

Strage nel Canale di Sicilia. Il Jesuit Social Network rilancia le richieste del Centro Astalli

Il Jesuit Social Network, la Rete delle attività sociali dei Gesuiti in Italia, a proposito della strage dei migranti di domenica scorsa, preferisce rilanciare, amplificandole, le richieste del Centro Astalli, Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, una delle realtà del JSN, che quotidianamente segue quanto accade nell’ambito delle migrazioni. 23 aprile 2015 Esprimendo ancora una volta il più profondo cordoglio per centinaia di vittime innocenti nel Mar Mediterraneo, chiediamo alle istituzioni nazionali ed europee misure immediate: üAttivare immediatamente un’operazione di soccorso e salvataggio ad ampio raggio. Oggi paghiamo il prezzo altissimo della scelta nefasta di interrompere l’operazione Mare Nostrum e sostituirla ipocritamente con Triton che ha il solo mandato di controllare le frontiere e non di salvare vite umane. üApplicare il prima possibile tra gli Stati europei il mutuo riconoscimento dello status di rifugiato in modo da garantire un’equa ripartizione dei rifugiati all’interno dell’Unione. Solo questa è la strada per assicurare standard di accoglienza e integrazione adeguati e avere un controllo maggiore sui flussi. üFare in modo che tutti gli Stati dell’Unione accolgano in modo proporzionale i migranti forzati. Al momento solo 6 dei 28 Stati membri accolgono chi riesce a giungere vivo in Europa in fuga da guerre e persecuzioni.  Il Centro Astalli Leggi tutto il documento … JSN – Strage nel Mediterraneo 23.04.2015

Anche le mie sirene tacciono. Ancora un canto di dolore sulla strage nel Canale di Sicilia

In Avvenire del 21 aprile 2015, accanto alla foto del cadavere di una bimba che galleggia sulle acque del Mediterraneo, troviamo questo carme epistolare, segnalatoci da Umberto Di Giorgio, membro della CVX/LMS Oscar Romero di S. Arpino (CE). _______________________________________________________________________________ Caro direttore, ho guardato anch’io, dalla mia Cagliari, nelle acque del Canale di Sicilia, in questo aprile 2015 Mi stupisce questo paesaggio di colori che t’accarezza quasi fino al cuore finto vero nelle sue narrazioni, mi stupisce quest’assenza di vento questo coraggio di bonaccia che ti culla. (… avevi nove anni? ne avevi sette? o erano ancora solo cinque sei tutti gli anni della tua vita? E quanti ne sognavi laggiù nel mondo colori pastello di cui cercavi dove andavi dove volevi desideravi delle vite delle figlie dei sorrisi …) A volte, lo so, a volte le onde mugghiano rabbiose note di silenzio a volte (e ve lo devo dire) a volte anche le mie sirene tacciono di colpo e queste corde si fanno lasche e ho paura in questa mia barca senza equipaggio … e il mio amico dorme (… oggi non c’è tempesta di cielo terra e mute silenziose queste acque accolgono il tuo corpo carezzandolo di vite portandolo a D** con tutti i sorrisi di balene e delfinotteri saltellanti in acqua per vederti ridere alla destra del Bene Vivente, così divertita dei loro giochi…) Raffaele Ibba

Preghiera Laica di Erri De Luca

  Ieri alla trasmissione televisiva Piazza Pulita de La7 a cui era stato invitato, Erri De Luca così ha pregato per i migranti morti nel Mediterraneo. Mare nostro, che non sei nei cieli, che abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale, accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati.   Mare nostro, che non sei nei cieli, all’alba sei il colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia che abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste.   Mare nostro, che non sei nei cieli, tu sei più giusto della terraferma, pure quando sollevi onde a muraglia, poi le abbassi a tappeto, custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro da carezza,  da abbraccio, un bacio in fronte di madre e padre prima di partire.   21 aprile 2015

L’ennesima strage di innocenti

Ci giunge da P. Massimo Nevola, Assistente nazionale CVX/LMS. ____________________________________________________________________ Davanti a una tragedia che certamente ci ha lasciati tutti sgomenti, gli oltre 700 migranti morti nel Canale di Sicilia, riecheggiano in noi le parole del Papa e del poeta: “Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, Affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre. Cercavano la felicità”.                                                         Papa Francesco all’ Angelus del 19 aprile 2015 L’Aurora. L’alba d’un novo giorno Cominciò nel deserto, ove speranze Erano i granelli di sabbia che contavi E portavi nel cuore un sorriso Di mamma, di bimbo o di fratello E una dolce promessa lo scaldava. Giallo come il sole era il deserto, verde come foglie la speranza, azzurro come il cielo il tuo sogno, vividi gli occhi di color castano, rosso come il sangue il sentiero, nero come la pece il tuo destino. Ora non hai più sete né appetito, il sangue rosso è diventato nero e come notte il verde dei tuoi anni. Sogni spezzati, cullati nell’ attesa, nell’ odissea che ti portava a morte un miglio prima di gridare terra. Avevi un nome, un volto, sentimenti: sei diventato un numero tra tanti; e mentre in un romito cimitero mani pietose portano dei fiori, nel villaggio somalo, in Siria o Palestina le donne disperate si strappano i capelli. Dormi, fratello,Read More

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Giubileo Straordinario della Misericordia

1. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovarein questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesùdi Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come«Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessatodi far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella «pienezzadel tempo» (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suoFiglio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vedeil Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la suapersona[1] rivela la misericordia di Dio. Continua …  Misericordiae Vultus. Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia ______________________________________________________________________ Con la Bolla “Misericordiae Vultus”, Papa Francesco ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia. La CVX del Gesù Nuovo ne goisce con la Chiesa intera, ringraziando la Santissima Trinità per una Grazia così grande, che verrà riversata sul Popolo di Dio! 12 aprile 2015

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Tavola Rotonda sull’acqua pubblica.

  Il Coordinamento regionale per l’acqua pubblica invita i Consiglieri regionali ad una Tavola rotonda d’approfondimento in vista del Consiglio regionale del 14 aprile p.v. L’evento è programmato per il giorno 11 aprile alle ore 18 presso il Centro Culturale del Gesù Nuovo, piazza del Gesù 2 (ingresso Scuola Media U. Foscolo).  La convocazione:  La gestione dell’acqua in Campania. Tavola Rotonda 11.04.2015 10 aprile 2015

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A Gonfie Vele

Vi è mai capitato di entrare in una chiesa e di trovarla piena di barche a vela che spuntano dagli altari o che vi entrano? A me, sì! Ed è stata un’esperienza straordinaria. Chiesa S. Maria dei Vergini, quasi alla fine della via omonima, in una delle zone più ricche di storia ma anche più popolari e vive di Napoli. Ore 11 del mattino, si è conclusa da poco la celebrazione della Messa. Entro controcorrente, i fedeli defluiscono dalle porte laterali, mentre altri (molti singalesi) si trattengono a pregare piamente.   Continua a leggere …  A Gonfie Vele Guarda le foto 8 aprile 2015 _______________________________________________________________________________ E stamattina, dietro una foto delle loro barche nella mattina del Venerdì Santo, mi sono arrivati i loro auguri, quelli di don Michele e del suo giovane collaboratore, don Raffaele. Li riporto:  La resurrezione di Cristo ci sconvolge e ci dona speranza. Solo da Lui attingiamo il coraggio e la forza per navigare a gonfie Vele. Auguri p. Michele e p. Raffaele 9 aprile 2015