Morte di un filosofo napoletano

Gerardo Marotta ci ha lasciato.  Se ne è andato il mite ed ultimo giacobino, come l’ha definito oggi un quotidiano cittadino. Il fine intellettuale napoletano, che dalla sua città, terra di scuole di filosofia sin dalle origini greco-latine, memore dei fasti della cultura settecentesca partenopea, volle rilanciare il discorso filosofico, non solo per l’Italia ma guardando a tutta l’Europa. Nell’Istituto Italiano per gli studi filosofici, da lui fondato insieme ad Elena Croce, Pietro Piovani e Giovanni Pugliese Carratelli, nella storica sede di Palazzo Serra di Cassano, sono passati i maggiori filosofi degli ultimi quarant’anni. Non solo, ma si sono tenuti dibattiti, seminari, corsi che hanno interessato una cultura non settoriale, dispiegatasi dai lidi del laicismo fino a quelli confessionali, dalle scienze umanistiche e letterarie a quelle naturalistiche e matematiche. Circondato da validissimi collaboratori, penso ad Antonio Gargano e Arturo Martorelli, giusto per citare quelli che mi sono più cari, i quali seppero indirizzare sul piano attuativo quelle che furono le sue intuizioni per la salvaguardia e la diffusione della cultura, il prof. Marotta ebbe una parola gentile ed un incoraggiamento per tutti quelli che salivano nelle austere ma accoglienti stanze del Palazzo a Monte di Dio, operatori culturali noti e meno noti. Tra i ricordi di lui che mi sono giunti in giornata, c’è quello di una persona cara, mia sorella Fara, a cui Marotta, grato per i suoi approfondimenti sulla Repubblica napoletana del 1799,  donò una ristampa dell’albo pubblicato per il 1° centenario, con una sua dedica in cuiRead More

Un articolo di Leonardo Becchetti sulla politica di Trump

Sull’odierno numero di Avvenire, il quotidiano della CEI, è stato pubblicato un articolo sulla politica di commercio internazionale del neopresidente americano Donald Trump, a firma di Leonardo Becchetti, presidente emerito della CVX Italia. Ve ne proponiamo l’inizio, rimandovi – tramite link -all’articolo intero su Avvenire. 26 gennaio 2017 ____________________________________________________________________ “La ricetta di Trump e la sintesi che manca” di Leonardo Becchetti Con la decisione di far saltare l’accordo commerciale transpacifico, di ridiscutere quello con Messico e Canada (il Nafta), di far saltare definitivamente il tavolo negoziale sul Ttip con la Ue minacciando allo stesso tempo dazi per i prodotti delocalizzati e reimportati negli Stati Uniti il presidente Donald Trump entra – ed era ampiamente previsto – come un elefante nella già malmessa cristalleria del commercio internazionale. È sempre più chiaro che le prime prove sul campo del populismo al potere stanno scompaginando gli assetti esistenti aprendo un processo dall’esito incerto che porterà alla definizione di nuovi e diversi equilibri. … … continua, clicca QUI.