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Figli strappati alle mafie … sospesi tra il bene e il male

Ci viene proposto un interessante Convegno dell’ANFI (Ass. Naz. Familiaristi Italiani), in collaborazione con il Centro Culturale del Gesù Nuovo e con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, sul tema della decadenza dalla responsabilità genitoriale per le famiglie “mafiose”. Figli strappati alle mafie … sospesi tra il bene e il male Si terrà il 4 luglio prossimo, dalle ore 14,30 alle 18, nel Palazzo di Giustizia di Napoli, Sala Metafora. È organizzato dai nostri Daniela Giordano e Giuseppe Bartilotti, rispettivamente Presidente e Tesoriere dell’ANFI, e, tra gli altri relatori, vedrà la presenza di Giovanni Conzo e Mario Di Costanzo. Per conoscere ogni particolare sarà sufficiente consultare i documenti allegati 30 giugno 2019  082. Convegno ANFI 04.07.2019  083. Convegno ANFI 04.07.2019      

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Una riflessione sulla Relazione di Francesco al Convegno “La Teologia dopo Veritatis Gaudium”

La teologia di Francesco: rivalutazione delle profezie di Ernesto Balducci? (Da alcuni spunti tematici toccati da Papa Francesco) di Antonio M. Cervo Mentre sedevo con gli altri ad ascoltare le riflessioni di Papa Francesco durante il Convegno “La Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo” (20-21 giugno 2019), in una rapida successione di immagini, la mia mente è corsa per un attimo oltre il suo obiettivo immediato, come se una specie di “velo di Maya” si squarciasse dentro di me. Il sogno di una Teologia nuova, imperniata su parole come “Uomo”, “Ascolto”, “Misericordia” e più legata alla realtà, alla pratica e all’accoglienza, richiamava all’improvviso il pensiero di quei cosiddetti “maestri infedeli” (come Turoldo, Bello, Bonaiuti,….), da cui tanti di noi (me tra questi!) sono stati affascinati per anni: molte delle loro idee, per decenni spesso non comprese fino in fondo o minimizzate, erano adesso quasi rimesse al centro, elevate a patrimonio di tutta la Chiesa, e non più solo di qualcuno. «Francesco d’Assisi, col suo Cantico, colpì nel cuore l’ideologia teologica cristiana, che era un’“ideologia sacrificale”. Pensiamo alla teologia di Anselmo d’Aosta, che, pur inquadrata nel suo tempo, è giunta fino a noi: per lui tutta l’umanità è nel peccato […] e sullo sfondo abbiamo un Dio- Moloch che, finché non ha avuto il pagamento e l’espiazione fino all’ultima goccia, non perdona (…). Vi pare evangelico questo?». Così parlava Ernesto Balducci …  Continua a leggere …  029. AM Cervo. La teologia di Francesco. Rivalutazione delle profezie di Balducci  25 giugnoRead More

Sospesa la Lectio Divina

P. Rolando ha sospeso la Lectio Divina per la pausa estiva. Ci dà appuntamento a settembre. Vi avviseremo noi  in quale sabato. Buone ferie.

Il messaggio di Pentecoste nella Lectio Divina di Padre Rolando

Ci vuole prima di tutto un linguaggio nuovo, che tutti gli uomini possano capire nella loro lingua, nelle loro diversità, nella loro cultura. Un linguaggio, un messaggio che parli al cuore di tutti, che vibri all’unisono con le attese di tutti, che non porti privilegi usurpati, che non abbia i segni, il peso, la gloria di un passato che non può essere comunicato agli altri. Il messaggio degli Apostoli era unico, ma ciascuno lo intendeva bene nella propria lingua, combaciava con le sofferte speranze: c’è un Padre pieno d’amore, un Dio che abbraccia tutti, che non fa distinzione tra figli e figlie, che vuole tra loro pace, giustizia, amore. Era un messaggio che non umiliava nessuno, che non screditava la lingua di nessuno… Noi, invece, abbiamo trasmesso la nostra immagine di Dio, la nostra memoria di Gesù, un insieme di dogmi intoccabili, di pratiche, di norme, di tradizioni, di culti … che dividevano soltanto e sempre di più. […] È necessario che ci liberiamo dal particolarismo che è diventato tanto calcificato in noi da non accorgercene neanche! […] Anche il Padre Nostro diventa inavvertitamente Padre bianco, Padre occidentale, Padre italiano … Per rompere questa crosta di particolarismi, non basta un atteggiamento di rispetto delle idee altrui, né di tolleranza delle diversità, e neanche di guardare con simpatia il nero, l’africano, il migrante … Ci vuole qualcosa di più! Bisogna nutrire in noi un amore, una vera passione per l’umanità, per i problemi che abbiamo in comune con tutti gli uomini,Read More

53a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

“Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25) Dalle social network communities alla comunità umana E’ il tema scelto da Papa Francesco per la 53ma Giornata delle Comunicazioni Sociali, un tema quanto mai attuale in un’epoca in cui ormai domina, in misura altamente pervasiva la comunicazione virtuale. Il Papa, nella memoria liturgica di San Francesco di Sales (24 gennaio), patrono dela stampa e dei giornalisti, ha firmato un Messaggio di alto spessore sulla comunicazione virtuale, su internet e socialweb, che Egli considera una risorsa se usati correttamente. Sotto troverete il link per leggere e gustare il Messaggio, che si chiude con la seguente riflessione:  L’immagine del corpo e delle membra ci ricorda che l’uso del social web è complementare all’incontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell’altro. Se la rete è usata come prolungamento o come attesa di tale incontro, allora non tradisce se stessa e rimane una risorsa per la comunione. Se una famiglia usa la rete per essere più collegata, per poi incontrarsi a tavola e guardarsi negli occhi, allora è una risorsa. Se una comunità ecclesiale coordina la propria attività attraverso la rete, per poi celebrare l’Eucaristia insieme, allora è una risorsa. Se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il benenella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa. Perchè la rete e i social network, finestre aperte sul mondo, siano, attraversoRead More