A margine di un incontro sul Bene Comune

Riflessioni consequenziali ad una Serata di Conversazione su “Crisi: salvare il sistema o cercare il bene comune?”, nell’ambito del ciclo “A 50 anni dal Concilio”, organizzato dalla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale – Sezione San Luigi. Di Antonio Cervo —— Leggi o scarica il file A Cervo. Salvare il sistema o cercare il Bene Comune (64.15 kB)

19 Settembre, San Gennaro non si tocca. di p. Domenico Pizzuti

19 SETTEMBRE SAN GENNARO NON SI TOCCA Domenico Pizzuti A difesa della data del 19 settembre per la celebrazione di S. Gennaro, festa patronale di Napoli, minacciata da un decreto taglia-feste, si è levato un comunicato della Curia napoletana  con argomenti storico-religiosi. A parte la fissazione della data liturgica sulla base di una tradizione fondata, si tratta del Padre nobile della diocesi napoletana e se si vuole di un santo civico da celebrare. Eppure nell’ultima riforma del calendario liturgico, la celebrazione di alcuni santi è stataspostata anche di alcuni giorni (San Domenico, per esempio,  dal 4 all’8 agosto)  Altri possono difendere le date della religione civile, come il 25 aprile, il primo maggio e il due giugno, e per dare a ciascuno il suo si può sostenere  la fissazione del 19 settembre per la celebrazione di S. Gennaro che data tra l’altro di  qualche secolo o millennio in più. Anche la laica CGIL in una nota al Presidente Caldoro si è dichiarata contraria allo spostamento della data del 19 settembre, e parimenti delle due festività fondative della repubblica 25 aprile e 1 maggio. Altri ragionamenti richiederebbe il profilo di fede, al di là della volontà del santo Patrono evocata, che non può non richiamare  la libertà e gratuità costitutiva dell’azione divina secondo il credente ma non solo. Paradossalmente, poiché le ragioni del dispositivo in discussione  sono di natura economica, si potrebbe affermare che poichè nel nostro contesto le ragioni della “produzione” sono deboli, si può far luogo a quelle dellaRead More

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Lettera aperta di p. Domenico Pizzuti sul muro di Giugliano e i Rom

  foto tratta dalla Rete LETTERA APERTA Di P. Domenico Pizzuti a Dott. Andrea De Martino, Prefetto di Napoli, Mons Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, On.le Luigi  Cesaro, Presidente Provincia di Napoli, Dott, Giovanni Pianese, Sindaco di Giugliano Non comprendiamo, senza alcun intento polemico, perché la messa in sicurezza della zona ASI di Giugliano con un muro di grandi proporzioni (finanziato con 300.000 euro dalla Provincia di Napoli)  che la isola dall’accampamento realizzato con 700.000 euro  dal Comune di Giugliano per un centinaia e  passa  rom ivi stanziati da decenni,  sia celebrata con la presenza di rappresentanti delle istituzioni  e ci auguriamo non con la benedizione  del Vescovo di Aversa. E’  chiara la rivincita delle ragioni delle imprese della zona in vista di un loro sviluppo nel gioco con i topi roditori rappresentanti dai rom (quali e quanti?) per  danneggiamenti evocati negli anni, e che finalmente il 12 aprile sono stati sgomberati  o meglio espulsi con donne bambini vaganti ora nel territorio alla ricerca di una sopravvivenza possibile. Non si può non mettere in evidenza la portata simbolica di questa muraglia che isola per difendere, e che tutta l’operazione finisca per rivestire  un significato di esclusione e  non inclusione di essere umani  a loro modo cittadini di Giugliano. Non occorre richiamare ad ogni mente aperta ed onesta che sul piano dei valori  le priorità da rispettare sono quelle della vita da assicurare  agli insediamenti umani  di napoletani o rom  che siano  sulle ragioni degli insediamenti industriali e del loro sviluppo.Read More

UN SINDACO PER TUTTA NAPOLI di Domenico Pizzuti

Carissimo on.le De Magistris, un titolo strillato di giornale proclama il neo-sindaco Luigi De Magistris l’ultimo re di Napoli, forse per l’en plein di voti di metà dell’elettorato napoletano  e l’entusiamo popolare che ha celebrato la vittoria a Piazza Municipio. Questo titolo mi ricorda che nella stessa piazza venti anni orsono, nell’attesa del beato Giovanni Paolo II in visita a Napoli nel novembre 1990, un popolano avvolto nella bandiera pontificia andava gridando: . Il messaggio che fu lanciato alla città in quell’occasione era :.  Quanto queste parole  siano  state un puro mantra non performativo o abbiano trovato qualche attuazione, al di là di ineludibili analisi storico-politiche dell’ultimo quindicennio di governo del centro-sinistra ma non solo, lo dimostra la voglia di cambiamento di un assetto politico-amministrativo  insoddisfacente  e di apparati partitici elitari espressa dai risultati del ballottaggio. Preoccupa a nostro avviso l’attesa di un salvatore o re di Napoli che verifica  corsi e ricorsi nei decenni e  che risponda solo ai cittadini senza intermediazioni o partitiche o dei corpi intermedi della società, ma più che altro è urgente rinnovare le forme di una partecipazione democratica al governo della polis napoletana e di cittadinanza attiva.  Al di là di ogni giudizio, data la difficoltà di governare Napoli espressa anche in questa occasione dal Presidente Napolitano, bisogna per certi versi essere grati per esserti  candidato sindaco per Napoli. Forse c’era bisogno a Napoli di uno che scompigliasse il gioco (non solo a parole) nel senso della discontinuità, più che un mite e determinatoRead More

Una camzone di pace 2011 – Sabato 21 Maggio, una proposta della Scuola di Pace al suo undicesimo anno

  http://webtvnapoli.websigner.eu/?idvideo=438&tvideo=La+Scuola+di+Pace  cliccare cantieri e poi città sociale, c’è il servizio di luis Una canzone di pace 2011 sabato 21 maggio ore 18,30 al Teatro Totò – via foria – Napoli E’ la festa che da 11 anni chiude le nostre attività e ci permette di incontrare tante realtà impegnate e virtuose. E’ una esplosione di gioia per manifestare il dissenso per una società che soffoca la fantasia. E’ il nostro modo per continuare a credere che è possibile cambiare.

Leonardo Becchetti, no al nucleare, ripensando consumi ed economia.

Il no al nucleare. Ripensiamo i consumi e l’economia Leonardo Becchetti – 20/04/2011 Il governo annuncia l’abbandono del nucleare e il ministro Tremonti propone un piano di finanziamento tramite Eurobond della ricerca sulle fonti rinnovabili. Sembra purtroppo che ci sia sempre bisogno di una grave crisi o addirittura di una catastrofe perché la maggioranza dell’opinione pubblica, le istituzioni e la politica capiscano quello che le minoranze hanno teorizzato e proposto di attuare con decenni di anticipo. C’è stato bisogno di una catastrofe per capire che del nucleare potevamo benissimo fare a meno. Che i costi, i tempi, i rischi, la gestione delle scorie non giustificavano un investimento che avrebbe sottratto risorse preziose alla ricerca sulle rinnovabili;  i tassi di crescita del progresso tecnologico fanno capire già oggi che queste fonti di energia potranno coprire presto quasi tutto il fabbisogno necessario. C’è stato bisogno di una grave crisi finanziaria affinché le maggioranze e i leader superassero il tabù (e la finzione) che non fosse possibile tassare le transazioni finanziarie per raccogliere risorse per i beni pubblici globali, per scoprire che tasse di questo tipo esistono, finanziano le borse, hanno costi amministrativi inferiori alle altre tasse e non provocano fughe di capitali quando le aliquote sono ragionevolmente basse. Abbiamo bisogno di una qualche crisi idrica per capire che il modo migliore per gestire questa risorsa preziosa non è quello di affidarlo a imprese che hanno l’obiettivo di massimizzare il benessere degli azionisti? Un problema trasversale che va dall’acqua alle banche è laRead More

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8 Maggio, Festa della Mamma e della Madonna di Pompei. La preghiera alla Madonna della Strada di p. Francesco Botta SJ

Immagine della Madonna della Strada a Crotone (fonte Rete) Il nostro augurio alle Mamme, anche spirituali. La festa della Mamma è festa della Vita. Ci affidiamo alle parole della preghiera di “Chicco”,  il nostro amico gesuita tornato al Padre in questo giorno con Giovanni Riccio tre anni fa, per dire a Lei, Donna del “si”, il nostro grazie e stringere nell’abbraccio tutte le Mamme della Comunità e che incontriamo nel nostro cammino. Preghiera alla Madonna della Strada Io t’invoco oggi, o Maria, come Madonna della Strada. Tu hai conosciuto la stanchezza del camminare, hai temuto le insidie della strada e sulla terra degli uomini hai aperto la via a Colui che ha detto di essere l’unica vera via di salvezza: tu puoi raccogliere e comprendere la mia preghiera e insegnarmi la fedeltà e l’amore. Vergine che ti affretti verso le montagne per portare aiuto alla cugina Elisabetta, aiutami ad uscire dal guscio delle mie comodità e della mia pigrizia. Vergine in cammino verso Betlemme, ansia vivente di contemplare con i tuoi occhi il volto di Gesù, aiutami a comprendere quanto sia importante possedere Gesù per poterlo dare agli altri. Vergine in fuga sulla strada per l’Egitto, insegnami a difendere la vita di Gesù in me e temere chi attenta a questa vita. Vergine sulla via del ritorno verso la pace della casa di Nazareth, radica in me la nostalgia di Dio, della preghiera, del silenzio, dell’umile servizio. Vergine pellegrinante al tempio, aiutami a compiere con gioia ciò che contribuisce adRead More

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“Riconquistiamo il sogno”, gli auguri per la Pasqua di p. Gianni Notari

Riconquistiamo il sogno Alienazione, massificazione, individualismo, precarietà esistenziale e lavorativa. Sono alcuni dei tratti caratterizzanti la condizione di tante persone. Si vive spesso senza un progetto, navigando a vista, schiacciati sul qui e ora. Delusi, insoddisfatti si cerca conforto nell’effimero di cui la società ci circonda, ossessionati dall’aspetto fisico e incapaci di accettare l’età che passa. Si è, però, giovani-vecchi, ovvero appesantiti dall’incapacità di sognare, di spiccare il volo immaginando qualche cosa di diverso e di investirsi per realizzarlo. Si resta schiacciati su questa realtà cercando di rimanere giovani esteriormente, fino a riempire di plastica il nostro corpo e divenire sempre più finti e patetici. Al contempo si è sempre più incapaci di guardarsi dentro, forse perché quello che c’è non piace. Ci si sente tristi, spesso vittime del male oscuro della depressione. In balia di eventi che travolgono e di cui non si conoscono le regole o il fine. Ci si sente soli, perché le traiettorie frenetiche delle vite individuali faticano a istaurare relazioni significative. La tragicità di questa condizione umana va rintracciata, forse, proprio nella superficialità affettiva e relazionale che porta spesso a chiudersi all’altro, a cercare il proprio soddisfacimento personale, incuranti delle conseguenze che le proprie azioni possono avere sugli altri, sul bene comune, sulle future generazioni.

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La Luce della Pasqua sul nostro tempo

“Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo” (Gv) BUONA PASQUA nella gioia e nella testimonianza dell’Amore del Risorto, nell’impegno per la Pace, per la Giustizia, per la Riconciliazione. dalla CVX “Immacolata al Gesù Nuovo di Napoli”

“LE DUE NAPOLI” presentazione del libro che raccoglie gli scritti di Domenico Pizzuti, gesuita e sociologo

RACCONTARE NAPOLI PER COMPRENDERE Venerdì  15 aprile ,presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale (ingresso piazza Trieste e Trento), ore 17.30-19.30 il prof. Giacomo Di Gennaro, Docente di Sociologia, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi  “Federico II”di Napoli e il Prof. Mario Rusciano, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi   “Federico II” di Napoli presenteranno il Volume “LE DUE NAPOLI “ Scritti di Domenico Pizzuti, un gesuita sociologo. Introduzione e cura di Lucio Pirillo.- Giannini Edictore – Napoli 2011 “Raccontare”  Napoli attraverso gli occhi e la mente di un gesuita di frontiera napoletano,  che vive da oltre vent’anni a Scampia. Nella sua scrittura Napoli si scompone, come nel passo del  De Civitate Dei di S. Agostino, da una parte viene alla luce una città secolarizzata, dall’altra  una città che con  la sua capacità quotidiana di disciplinarsi e sperare si mette alla ricerca dei propri tradizionali valori. Come una sentinella, dal suo osservatorio  Pizzuti rilegge ed analizza le vicende che caratterizzano gli ultimi anni della città…