Progetto Arcobaleno

 

PROGETTO ARCOBALENO – CVX

 

“Noi ci sforziamo
di divenire cristiani impegnati nel testimoniare,
nella Chiesa e nella società, quei valori
umani ed evangelici che riguardano la dignità
della persona, il bene della famiglia e l’integrità
della creazione. Siamo particolarmente consapevoli
del bisogno pressante di lavorare per la giustizia,
attraverso un’opzione preferenziale per i
poveri e uno stile di vita semplice che manifesti la
nostra libertà e la nostra solidarietà con loro.”

(Principi Generali CVX, n.4)

 

Il progetto nasce nel 1996-97 contestualmente al progetto Jonathan, anch’esso sulla scorta di una precisa scelta apostolica coerente con i nostri Principi Generali: favorire l’inserimento civile, sociale e culturale degli immigrati nella nostra città e, per quanto possibile, nel mondo del lavoro per  gli adulti, cominciando da fornire loro un accompagnamento nell’apprendimento della lingua italiana e nel prendere coscienza delle condizioni in cui vivono.

 

Fino alla fine degli anni ’90 il Progetto centra la propria azione soprattutto su una scuola di italiano per immigrati, che, per esigenze apostoliche del tempo e per la presenza sul territorio di attività simile, si specializza sempre più in un Centro di Ascolto, con particolare collegamento alle esigenze che emergono dal collaterale Progetto Jonathan.

 

Il nome del progetto, Arcobaleno, vuole esprimere la convinzione che mettere insieme le diversità di culture, razze, religioni nella costruzione della comunità civile è ricchezza per tutti, nel rispetto dei valori centrali del rispetto della persona umana e della sua dignità, e nella promozione del bene comune.

 

Impegnarsi e lottare per un mondo dove i più poveri e gli esclusi, non solo immigrati, siano accolti è un impegno che viene dal Vangelo e dai nostri valori. Condividere, con uno stile di vita sobrio e accogliente, la loro sofferenza è condividere la sofferenza di Cristo nei crocefissi del nostro tempo.

 

In questo senso riteniamo che l’ ascolto non sia solo una modalità organizzativa di un’attività di volontariato, ma un atteggiamento culturale e di fede che ci apre all’Altro, volto di Cristo sofferente, da accogliere, aiutare, promuovere non solo come oggetto della nostra solidarietà, ma come soggetto protagonista del suo futuro da far nascere o rinascere a nuovi orizzonti di vita che sia tale.

 

Come già sottolineato, il bacino di utenza del progetto Jonathan ha negli anni generato situazioni trasversali tra i due progetti, che anche oggi incrociano situazioni, obiettivi, soluzioni, azioni che richiedono interventi integrati (es. apprendimento della lingua italiana, sostegno a condizioni di precarietà familiare dei minori, etc.). Pertanto il progetto è da ritenersi allargato, come utenza, anche a particolari situazioni di indigenza relative ad utenti italiani.

 

Perno del Progetto e il SERVIZIO DI CENTRO DI ASCOLTO.


 

DESTINATARI

 

Minori e loro famiglie che frequentano il doposcuola del Progetto Jonathan-Cvx. Quanti, impoveriti e esclusi, bussano alla nostra porta chiedendo aiuto, o ci vengono segnalati da altri Enti.

 

FINALITA’

Ci si pronone di divenire punto di riferimento per le famiglie di italiani e di immigati utenti del Progetto Jonathan-Cvx che per altri utenti, in particolare del Centro Storico in una prospettiva più ampia di miglioramento della qualità e dell’autoorganizzazione della propria vita. Si vuole poi, in sinergia con i Servizi Sociali e in rete con altre organizzazioni di Società Civile, dare risposte concrete di prima assistenza a famiglie particolarmente svantaggiate, dove la disoccupazione, la sottoccupazione e il lavoro nero, in uno alla precarietà abitativa, presentano molteplici esigenze primarie da soddisfare.

 

OBIETTIVI

  • Essere un punto di ascolto delle realtà personali e familiari, con interventi mirati anche a sostenere situazioni di difficoltà di vita o di inserimento sociale;
  • dare risposte di aiuto a situazioni di particolare bisogno personale e familiare ad italiani e immigrati, anche in rete con altre realtà operanti sul territorio e con le istituzioni;
  • favorire la crescita culturale e civile degli utenti;
  • favorire l’inserimento civile, sociale e culturale degli immigrati nella nostra città e, per quanto possibile, nel mondo del lavoro per  gli adulti;
  • promuovere scambi di esperienza per facilitare nella relazione con gli immigrati l’arricchimento culturale reciproco nella dimensione di una giusta e civile convivenza multirazziale;
  • promuovere l’immigrato quale soggetto corresponsabile e propositivo per la risoluzione dei problemi afferenti al suo inserimento sociale e alla difesa dei suoi diritti/doveri di cittadinanza. Creare anche spazi di azione comuni aperti alla coprogettazione.

 

Le attività progettuali sono gratuite e si svolgono presso la sede della Cvx, residente nella casa dei Padri in Via San Sebastiano 48.

 

Le spese vengono coperte con autofinanziamento della Cvx o con offerte esterne. Non ci sono, allo stato, finanziamenti pubblici o privati.

Desideri essere anche tu volontario di Jonathan-CVX?  Contatta il Coordinamento (tel. 0815578136 ore 16-18) o scrivici dal sito. Grazie!


 

 

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