Rete di Lilliput – Il Manifesto

IV Assemblea Nazionale – Roma, 12 marzo 2006
DOCUMENTO FINALE
CAPACI DI FUTURO
In un momento caratterizzato da profonde contraddizioni e ingiustizie sociali, gravissime tensioni internazionali e urgenti problemi ambientali, è necessario ideare e praticare nuovi percorsi di resistenza e progettazione.
Dalla nascita di Rete Lilliput abbiamo compiuto un percorso di trasformazione che oggi ci ha
portato ad essere una rete di persone, nodi, organizzazioni e reti collegati e coordinati tra loro.
Dopo sei anni di vita, la Rete mostra di essere ricca di risorse, capace di seguire i mutamenti della società, di sperimentare nuove prassi e raggiungere obiettivi concreti.
La Rete ha sognato e definito una propria agenda e propri metodi che hanno coinvolto e
contaminato molti altri soggetti. Progetti che qualche anno fa sembravano irrealizzabili ora sono
processi in atto.
Abbiamo cercato di praticare il metodo del consenso che, pur nella sua complessità, ci ha permesso di sperimentare l’orizzontalità, la leadership diffusa, i metodi partecipativi. Abbiamo perseguito la coerenza tra mezzi e fini, tra forma e contenuto; abbiamo imparato a ragionare collettivamente.
Il modello a “rete”, pur nella difficoltà della sua gestione, si è dimostrato in grado di interpretare il disagio emergente dalla società civile e di sviluppare nuove prassi e forme di riflessione.
Abbiamo superato la fase della semplice resistenza e siamo stati capaci di progettualità. Siamo di fatto un soggetto politico che mette in discussione le forme attuali della politica basata
sostanzialmente su un ceto politico autoreferenziale e del tutto privo di ricambio, incapace di
ascoltare e dialogare con la società civile.
Ci opponiamo alla società di mercato che riduce persone e cose a pura merce, alla
finanziarizzazione dell’economia, alla crescita illimitata dove il benessere viene misurato
unicamente con il PIL, all’uso della violenza come strumento per dirimere le questioni
internazionali e alla diffusione delle armi, allo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali. Ci opponiamo alle attuali politiche sull’immigrazione e a tutte le forme di razzismo e intolleranza.
Perseguiamo il cambiamento delle regole che governano le istituzioni finanziarie ed il commercio internazionale. Proponiamo il cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita, un modello diverso di gestione integrata del territorio, delle risorse naturali (acqua, energia e materia) e dei beni comuni basato sulla partecipazione, sulla consapevolezza dei limiti delle risorse e sulla riduzione dell’impronta ecologica. Riconfermiamo la nostra prospettiva e il nostro impegno per una economia di giustizia e solidarietà, in netta opposizione al modello economico e di sviluppo dominante.
Siamo per una politica orientata al disarmo, per un modello di difesa popolare nonviolenta e per la gestione nonviolenta dei conflitti, per il recupero della solidarietà sociale e per l’interazione paritetica delle culture.
A fronte di un numero sempre crescente di cittadini sfiduciati, frustrati ed emarginati dai
meccanismi della competitività e del profitto, la Rete è in grado di proporre una prospettiva di vita basata sul recupero delle relazioni umane e di un rapporto armonioso con la natura.
Rete Lilliput, consapevole della propria identità e della propria responsabilità, si mette in relazione con la società civile per essere Rete tra le Reti.

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