20 Maggio NEA e Università L’Orientale: Pace e Cooperazione

Giovedì 20 maggio, dalle ore 10 alle 19, presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale (Aula delle Mura Greche, Palazzo Corigliano), si terrà il seminario: Emergenze Politiche Complesse e Cooperazione Internazionale: il caso della Costa d’Avorio. Il seminario intende ragionare sul persistere e sull’inasprimento di intestini conflitti politico-militari nel continente africano e sulle forme di cooperazione allo sviluppo messe in atto dalla comunità internazionale, analizzando nello specifico il caso della Costa d’Avorio. Esso ha l’obiettivo di superare semplicistiche interpretazioni che vedono nella matrice etnica o religiosa la causa scatenante del conflitto, analizzando le cause strutturali, politiche ed economiche, e la genesi storica del conflitto. Oltre che sulle forme e sulle conseguenze sulle persone del conflitto, il seminario si interroga sulla tipologia e sulle pratiche di cooperazione dal basso oltre che sul rapporto tra media, comunicazione politica e conflitti. Interverranno il prof. Valerio Petrarca (Università Federico II), la prof. Maria Cristina Ercolessi (Università Orientale), Serge Tahi Bonson (cooperante N:EA), Osservatorio sui media e sulla comunicazione politica a cura di N:EA. A margine del seminario, ci sarà la mostra fotografica della Campagna “Non c’è Pace senza Cooperazione” e uno spettacolo teatrale a cura di un gruppo di rifugiati Burkinabè.Clicca qui per visualizzare la locandina dell’evento

Rete di Lilliput: criteri condivisi

Criteri di fondo condivisi Lilliput non è una associazione, è una rete. L’adesione non avviene mediante tesseramento individuale, ma attraverso l’adesione, preferibilmente in sede locale, al Manifesto nazionale. Si mettono in rete persone, associazioni e gruppi che si riconoscono in orientamenti comuni definiti a livello nazionale. Non sussistono vincoli rigidi di appartenenza, né automatismi esecutivi rispetto a decisioni assunte in qualunque sede. Persiste ed è auspicata, in ogni caso, la massima autonomia dei nodi locali, delle associazioni e delle persone coinvolte. La rete è un insieme di luoghi di incontro, confronto e relazione tra persone che aprano e sperimentino nuove possibilità per l’azione politica e sociale. Privilegia l’impegno locale, coordinandolo e potenziandolo in rete, in connessione a campagne ed altre reti nazionali ed internazionali. Dà centralità ai contenuti, alle campagne, ai temi di lavoro, alle competenze. La preminenza delle azioni concrete, l’importanza dei gruppi di lavoro tematici e la loro diffusione e sviluppo appaiono punti comuni per tutti. Crede nelle potenzialità della nonviolenza e reputa suo impegno primario approfondirle, esprimerle e realizzarle. Valorizza le differenze e i contributi diretti e attivi di ciascuno alla ricerca comune. Vuole favorire una crescita culturale di tutta la rete e della società che tenga più conto delle differenze di genere. Rifiuta la personalizzazione e la professionalizzazione dell’impegno politico e vuole evitare di essere identificata dal grande pubblico con una o più persone. Sostiene prioritariamente la partecipazione diretta degli aderenti limitando formule di delega e di rappresentanza. In questa chiave può essere letto anche l’orientamentoRead More

Rete di Lilliput: “chi siamo”

Chi Siamo Il cammino della Rete di Lilliput prende avvio nel 1999 sulla spinta di un Manifesto di intenti elaborato dal Tavolo delle Campagne, un gruppo di coordinamento formato dalle principali Associazioni e Campagne nazionali di stampo sociale. La Rete si propone come obiettivo principale quello di far interagire e collaborare le miriadi di esperienze locali che nel nostro Paese cercano di lottare contro le disuguaglianze nel Mondo. Si cerca insomma di mettere in atto una “strategia lillipuziana”, con la quale poter bloccare il gigante disumano del liberismo sfrenato servendosi di piccoli fili, cioè azioni mirate e concrete, da intessere insieme. Questa volontà comune e diffusa della società civile si è esplicitata con il Primo incontro nazionale tenutosi a Marina di Massa nell’ottobre 2000 che ha dato avvio alla costruzione, faticosa e da compiere un passo alla volta, di questa “idea-sogno” di Rete. Nel secondo incontro nazionale del gennaio 2002 si sono iniziati a vedere i primi frutti di questo nuovo modo di agire, basato sulla opzione fondamentale della nonviolenza e su un nuovo metodo di scelta da sperimentare: il consenso fra le varie realtà in gioco. Oggi la Rete di Lilliput e’ una rete laica formata da persone, nodi, organizzazioni e reti collegati e coordinati tra loro, che, superata la fase della semplice resistenza: – perseguono il cambiamento delle regole che governano le istituzioni finanziarie ed il commercio internazionale; – propongono il cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita, un modello diverso di gestione integrata del territorio, delleRead More

Rete di Lilliput – Il Manifesto

IV Assemblea Nazionale – Roma, 12 marzo 2006DOCUMENTO FINALE CAPACI DI FUTUROIn un momento caratterizzato da profonde contraddizioni e ingiustizie sociali, gravissime tensioni internazionali e urgenti problemi ambientali, è necessario ideare e praticare nuovi percorsi di resistenza e progettazione.Dalla nascita di Rete Lilliput abbiamo compiuto un percorso di trasformazione che oggi ci haportato ad essere una rete di persone, nodi, organizzazioni e reti collegati e coordinati tra loro.Dopo sei anni di vita, la Rete mostra di essere ricca di risorse, capace di seguire i mutamenti della società, di sperimentare nuove prassi e raggiungere obiettivi concreti.La Rete ha sognato e definito una propria agenda e propri metodi che hanno coinvolto econtaminato molti altri soggetti. Progetti che qualche anno fa sembravano irrealizzabili ora sonoprocessi in atto.Abbiamo cercato di praticare il metodo del consenso che, pur nella sua complessità, ci ha permesso di sperimentare l’orizzontalità, la leadership diffusa, i metodi partecipativi. Abbiamo perseguito la coerenza tra mezzi e fini, tra forma e contenuto; abbiamo imparato a ragionare collettivamente.Il modello a “rete”, pur nella difficoltà della sua gestione, si è dimostrato in grado di interpretare il disagio emergente dalla società civile e di sviluppare nuove prassi e forme di riflessione.Abbiamo superato la fase della semplice resistenza e siamo stati capaci di progettualità. Siamo di fatto un soggetto politico che mette in discussione le forme attuali della politica basatasostanzialmente su un ceto politico autoreferenziale e del tutto privo di ricambio, incapace diascoltare e dialogare con la società civile.Ci opponiamo alla società di mercato che riduceRead More