Manifesto della Lega Missionaria Studenti
Storia
La Lega Missionaria Studenti (L.M.S.) nasce nel 1927 a Roma presso l’Istituto M.
Massimo dei PP. Gesuiti in seguito ad una manifestazione studentesca a favore
dell’Università Cattolica di Tokyo.
I suoi primi dirigenti, i PP. Massaruti ed Hack, danno al gruppo di studenti la
configurazione di un movimento che animi, sotto l’aspetto missionario, le varie
associazioni giovanili esistenti.
Il dopoguerra vede la massima espansione del movimento, presente in quasi tutte le
diocesi d’Italia, animato dalla carismatica figura del gesuita P. Eugenio Pellegrino. Si
inizia a proporre ai soci più qualificati un “impegno di volontariato delle missioni”.
Per un anno il socio è impegnato al servizio del movimento, come cellula, fermento di
missionarietà nel proprio ambiente. E’ chiaramente un anticipo del laicato
missionario.
Nel ventennio 1946-1967 la Lega si adegua alle profonde trasformazioni
dell’ambiente come punta avanzata della Chiesa missionaria in Italia. I programmi di
studio dei giovani aderenti si estendono ai problemi socio-culturali dei popoli non
cristiani, alle aspirazioni ecumeniche, al dialogo tra il cristianesimo e le altre
religioni. La Lega partecipa alle campagne di solidarietà internazionale, mettendo
l’accento più sull’aspetto informativo ed educativo che su quello economico.
Contemporaneamente ad un approfondimento teologico e spirituale, si procede alla
preparazione dei giovani al volontariato in terra di missione.
Dopo la contestazione giovanile del 1968, che non risparmia i movimenti cattolici, la
Lega si trova a vivere un forte ridimensionamento. Nascono un po’ in tutte le diocesi
i centri di animazione missionaria, si moltiplicano le riviste terzomondiste, il raggio
d’azione della Lega si riduce ai centri giovanili dei gesuiti e al servizio culturale
offerto dalla rivista Gentes che non cessa le sue pubblicazioni.
La celebrazione del settantesimo, nell’autunno del 1997, vede il movimento
rinnovarsi nella metodologia ora centrata sul trinomio azione – preghiera – studio. Il
felice esito dei campi estivi di solidarietà (Progetto Speranza) rilancia il movimento e
lo qualifica, nell’ambito della Chiesa italiana, come luogo di maturazione per
autentiche vocazioni missionarie.
E’ storia recente l’integrazione della Lega con il MAGIS, ONG della Compagnia di
Gesù.
Identità
La Lega Missionaria Studenti è un movimento giovanile di impegno cristiano
per il rispetto delle culture, per l’evangelizzazione e per lo sviluppo.
Il nome Lega indica il forte vincolo comunitario che si è stabilito nei membri
del movimento a seguito delle esperienze vissute nei campi missionari. La fedeltà ai
volti incontrati, alle storie ascoltate, alle miserie viste, ha provocato la necessità di
ritrovarsi per non tradire le attese di amicizia e di solidarietà suscitate. Ciò che ci
unisce sono le persone conosciute, i loro problemi, il loro affetto.
La volontà di dare continuità ed incisività sociale alle esperienze dei campi,
impone l’entrata in collegamento con altri enti impegnati nell’evangelizzazione e nella
promozione umana, in particolare con l’ONG M.A.G.I.S., di cui la LMS è divenuta la
sezione che cura la formazione al volontariato, le altre associazioni terzomondiste
della Compagnia di Gesù quali il Jesuit Refugee Service (J.R.S.), il Jesuit European
Volunteers (J.E.V.), e il Gruppo India. Nei suoi gemellaggi la LMS entra sempre in
relazione costruttiva con le Caritas locali.
Ma al di là di questi aspetti funzionali, la dimensione comunitaria risulta
essenziale per l’efficacia stessa della missione di cui il movimento è al servizio. La
LMS allora non punta tanto alla formazione di singole individualità, capaci di
operare efficacemente in contesti culturali differenti dal proprio, ma all’invio di
gruppi di persone che, forti del legame di fede e dalla volontà di servire il prossimo
che li accomuna, sanno testimoniare la fraternità e la gratuità del Vangelo di Cristo.
L’aggettivo Missionaria indica l’esigenza di rendere i giovani protagonisti della
“Nuova Evangelizzazione”.
La “missione” che si propone di vivere ai membri della LMS è quella della
Chiesa Cattolica, inviata da Cristo nel mondo affinché l’umanità sia inserita nello
stesso mistero di amore che unisce il Figlio al Padre: perché siano come noi una
cosa sola (Gv. 17,22). E’ offrire all’umanità il senso dell’esistere: vivere quella
fraternità che segue alla consapevolezza di essere figli dell’unico Padre.
Il servizio della “Nuova Evangelizzazione” si esprime nella ricerca di modalità che
rendano quanto mai attuale il messaggio evangelico al mondo contemporaneo
segnato, nell’occidente, dalla secolarizzazione e, nei paesi in via di sviluppo, dalla
miseria e da un vissuto religioso il più delle volte non cristiano.
Insieme a queste, ogni forma concreta di lavoro che testimoni la gratuità del servizio
e la fraternità entra a far parte dello stile proprio di evangelizzazione che la LMS
vuole offrire lì dov’è chiamata ad operare.
Attualmente tutto ciò viene realizzato attraverso l’organizzazione di campi di lavoro e
di condivisione sia all’estero, con il Progetto Speranza, sia in Italia, in occasione di
“emergenze” che richiedano l’intervento immediato della solidarietà.
La specificazione Studenti evidenzia la composizione dei suoi membri, generalmente
giovani, e lo studio con il continuo approfondimento dei problemi inerenti le missioni
e lo sviluppo dei popoli.
Pur contemplando la presenza al suo interno di adulti che, col bagaglio di
formazione acquisita, possono prestare un qualificato servizio sia di testimonianza
verso i più giovani sia di supporto tecnico nelle iniziative di volontariato, la Lega
Missionaria Studenti si rivolge principalmente a giovani adolescenti ed universitari
che vuole formare al servizio, al volontariato qualificato, alla mondialità.
Metodo
La metodologia della Lega Missionaria Studenti è uscita profondamente
rinnovata dal Convegno celebrativo del suo 70°. Sono stati invertiti i suoi termini
tradizionali: dalla struttura “studio – preghiera – azione”, che risultava
eccessivamente deduttivista, si è passati ora a quella di “azione – preghiera –
studio”, che garantisce un processo dinamico piuttosto induttivo e meglio
rispondente alle mutate condizioni del mondo giovanile.
Azione: il servizio specifico della LMS nella Chiesa vuole essere un forte
rilancio dell’azione missionaria tra le giovani generazioni. La missione viene intesa
sostanzialmente come opera congiunta di evangelizzazione e promozione umana.
Nell’attuazione di questa finalità, la LMS privilegia quei tipi di annuncio che
sono particolarmente capaci di coinvolgere nel profondo soprattutto i giovani:
drammatizzazioni, sacre rappresentazioni, gospel-night, mimi. Nell’ambito della
promozione umana, la LMS è attenta alle emergenze planetarie, cercando risposte
immediate di solidarietà e di condivisione.
La sintesi tra annuncio del Vangelo e attivismo sociale è dato dallo stile
proprio dei campi di solidarietà organizzati dalla LMS (attualmente in Albania,
Bosnia, Romania, Sud America), dove l’accento prioritario è dato dalla volontà non
tanto di risolvere materialmente questo o quel problema, ma di farsi prossimi –
attraverso gli interventi programmati – alle sofferenze e ai disagi spirituali e
materiali delle persone che si incontrano.
Primato dunque all’azione: perché la missione prima di ogni cosa va vissuta;
perché ogni teoria acquisisce credibilità dalla prassi; perché il coinvolgimento dei
giovani, oggi più che mai, si attua mediante proposte di impegno concreto che:
provochino l’esercizio fattivo della carità, esaltino la creatività dei gruppi, favoriscano
la crescita personale e comunitaria in ordine all’assunzione progressiva di
responsabilità.
Preghiera: la LMS non è un’associazione tra tante di volontariato che fonda il
suo impegno sulla filantropia. E’ suo specifico radicare l’azione sulla Missione di
Cristo e della Chiesa. Non entra in competizione con ONG estremamente qualificate
per l’elaborazione e l’attuazione di progetti seri e funzionali allo sviluppo dei popoli,
anzi con queste collabora con umiltà. E’ proprio invece della LMS, ovunque essa va
ad operare, cercare innanzitutto l’incontro umano, semplice, immediato, fraterno,
nello spirito della condivisione di ciò che si possiede e soprattutto ciò che si è, a
partire dalla Fede e dal personale mondo di valori.
L’esperienza di questi anni ci ha dimostrato che l’azione, così vissuta, porta a
ricercare il Volto di Colui che si nasconde nei poveri, nello straniero, nel diverso da
sé. Per tanti giovani coinvolti nei campi missionari, il lavoro e la condivisione hanno
rappresentato l’occasione per un ripensamento radicale della propria esistenza e la
riscoperta della dimensione soprannaturale della vita.
Il radicamento nella preghiera risulta ancora indispensabile per rafforzare le
motivazioni e per sostenere la reale tenuta dei gruppi e dei gemellaggi avviati. Se il
Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori (Sal. 127,1).
Nell’educazione di questa interiorità, anima del suo agire missionario, la LMS
privilegia quelle forme dinamiche di catechesi che si costruiscono sull’annuncio
integrale del Kerygma cristiano, le drammatizzazioni bibliche in piccoli gruppi, gli
esercizi spirituali itineranti (pellegrinaggi).
Studio: l’esercizio concreto della carità esige intelligenza. Non si pretendono
né la perfezione organizzativa né l’efficacia delle più qualificate O.N.G.
Ciò che nella LMS non può essere trascurato è l’approfondimento critico
nell’analisi delle situazioni, la formazione socio-politica, la dimensione di denuncia
profetica.
La rapidità con la quale il complesso fenomeno della “globalizzazione” si è
affermato sul pianeta, rende quanto mai urgente rilanciare processi educativi che
puntino alla formazione sociale dei credenti. Sarà necessario prendere posizione su
questioni cruciali, quali: gli opportuni correttivi sociali da porre all’economia
capitalista trionfante; l’opzione preferenziale per i poveri; l’abolizione della pena di
morte, le alternative alle guerre; la lotta alle nuove schiavitù; la difesa della dignità
umana; la costruzione di modelli di convivenza multietnici; il rispetto delle razze e
delle culture; il dialogo intereligioso; la salvaguardia del creato.
Il movimento ha curato nella sua tradizione questa dimensione di educazione
culturale attraverso sessioni speciali di studio, la partecipazione a convegni e
soprattutto nella pubblicazione della rivista GENTES. Al fine di migliorare la qualità
della dimensione intellettuale del servizio di animazione missionaria della LMS è in
progetto la fusione delle sua rivista in Popoli, anch’essa emanazione della ricca
esperienza missionaria dei gesuiti italiani che consentirebbe una diffusione più
capillare delle attività e del metodo della Lega.
Struttura
Il movimento si presenta strutturalmente come una federazione di gruppi o
di comunità presenti sul territorio nazionale italiano. E’ espressione dell’animazione
missionaria della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù che nomina il suo
direttore nazionale e gli assistenti locali.
Ciò che unisce i gruppi sono i principi generali di fondo precedentemente
indicati i quali esprimono lo stile di vita e il modo di procedere propri della Lega
Missionaria Studenti. Il vincolo associativo si costruisce nella fedeltà a questi
principi, nella celebrazione dei Convegni e nella partecipazione a momenti di
formazione comuni e alle iniziative di volontariato.
Nell’acquisizione di tali principi e nel rispetto di tali attività, ogni gruppo si
organizza liberamente, procurando di inserirsi, mediante collaborazione attiva, nelle
strutture ecclesiali e civili presenti nel proprio territorio significativamente
impegnate nell’evangelizzazione e nella promozione della giustizia.
Sono previste comunità autonome, dove la sigla L.M.S. rappresenta una vera
e propria comunità cristiana che fa della “missione ad gentes” il suo specifico, e dei
gruppi LMS inseriti in altre comunità o movimenti ecclesiali di cui costituiscono
semplicemente la “sezione missionaria” o l’ambito di servizio.
Nel primo caso, la comunità LMS dovrà garantire la formazione cristiana di
base, propria di ogni associazione cattolica, e pertanto offre riunioni periodiche di
catechesi, di liturgia, di condivisione di vita, gli esercizi spirituali annuali secondo il
metodo di S. Ignazio di Loyola, week-end e campeggi di formazione.
Nel secondo caso, la formazione cristiana di base è garantita dall’associazione
o movimento di appartenenza (es. Azione Cattolica, CVX, MEG) che programma gli
itinerari da seguire. In queste situazioni la LMS, sezione missionaria
dell’associazione o movimento, garantirà ad es. la cura di un gemellaggio
missionario secondo gli aspetti organizzativi, culturali e caritativi. La Lega diventa
allora un servizio operativo della comunità e la sigla LMS sarebbe giustificata dalla
necessità di lavorare in comune accordo con altre comunità su precise proposte di
volontariato.
In ogni caso, la LMS si qualifica come : “servizio di formazione e di azione per
il volontariato internazionale e di attenzione alle emergenze territoriali, promuovendo
e coordinando iniziative di solidarietà”.
La sua proposta formativa dovrà garantire: attenzione al coinvolgimento dei
giovani “lontani” dalla pratica religiosa ordinaria; dinamicità missionaria; cammino
di maturità di vita cristiana; educazione alle scelte fondamentali di vita.
A seconda della vivacità dei gruppi, può risultare opportuno, al fine di aprire
locali conti correnti bancari e/o postali, costituirsi in associazioni private mediante
atto notarile. In questo modo potrà essere più semplice dar vita e seguire gemellaggi
particolari attorno ai quali si può coagulare l’azione prioritaria di una data
comunità.
Gli organi costituitivi della LMS sono: L’Assistente Ecclesiatico Nazionale, il
Consiglio Nazionale, il Presidente Nazionale, la Segreteria Nazionale, i
gruppi/comunità locali.
Esiste una segreteria nazionale, composta: dall’Assistente Ecclesiastico
Nazionale, un sacerdote nominato dal P. Provinciale dei gesuiti d’Italia da cui
dipende il movimento e che solo può revocarne il mandato; dal Presidente Nazionale,
eletto dal Consiglio Nazionale; dal caporedattore di Gentes e dai responsabili dei
gemellaggi in corso cooptati dal Presidente Nazionale. Questa segreteria ha sede in
Roma, presso il Ce.Na.G. (Centro Nazionale di Apostolato Giovanile dei gesuiti
italiani).
Il ruolo della Segreteria Nazionale consiste nel governo ordinario del
movimento in esecuzione delle linee apostolico-programmatiche espresse dal
Consiglio Nazionale. In concreto: favorisce gli scambi e le comunicazioni tra i gruppi
e le comunità, coordina le iniziative, provvede alla diffusione del movimento e della
sua metodologia, organizza i campi di solidarietà, cura la diffusione di strumenti di
formazione privilegiando la rivista Gentes, mensile della LMS.
Il Consiglio Nazionale, vero organo esecutivo del movimento, si raduna
ordinariamente due volte l’anno per discutere di tutte le questioni riguardanti la vita
associativa; stabilisce le linee di apostolato e di programma generali che dovranno
orientare il lavoro della Segreteria Nazionale. E’ composto dai membri della
Segreteria Nazionale e da un rappresentante di ogni gruppo esistente. Può
convocarsi in seduta straordinaria quando le circostanze lo richiedessero, per
iniziativa dell’Assistente e del Presidente Nazionale o sotto richiesta di un terzo delle
comunità effettivamente esistenti.
Ruolo specifico dell’Assitente Ecclesiatico è garantire la formazione cristiana
di base nei gruppi, la crescita nella comunione ecclesiale, il rispetto per le gerarchie
della Chiesa Cattolica, lo sviluppo della spiritualità missionaria. Coordina il lavoro
pastorale degli animatori o responsabili locali (sacerdoti, religiosi e laici); è sua
premura garantire la necessaria assistenza spirituale ai gruppi e nelle attività dei
campi estivi.
Il Presidente Nazionale, eletto ogni tre anni e sempre rieleggibile dal Consiglio
Nazionale, esprime l’anima laica dell’Associazione. Ordinariamente sarà lui a
rappresentarla presso enti ecclesiastici e civili; promuove quindi l’assunzione di
responsabilità dei laici nella gestione del movimento e dei suoi gemellaggi, visita
d’intesa con l’Assistente Ecclesiastico le comunità e, almeno una volta l’anno, i
luoghi dei gemellaggi internazionali. Spetta ancora al Presidente accogliere le
domande di richiesta di affiliazione di nuovi gruppi e, d’intesa con l’Assistente
intervenire con sanzioni disciplinari – tra cui l’espulsione dal movimento – nel caso
fossero stravolti in maniera grave i principi generali che regolano la vita associativa
espressi nel presente Manifesto.
Le questioni controverse, che esigono una risposta immediata che non può
attendere una riunione del Consiglio Nazionale, saranno risolte di comune accordo
dall’Assistente e dal Presidente Nazionale. Si terrà cura, in questi casi, di chiedere
comunque parere ai rappresentanti delle comunità esistenti e di informare tutti gli
associati nel modo più rapido possibile.
Ogni gruppo dovrà designare il suo rappresentante al Consiglio Nazionale. I
singoli rappresentanti, una volta designati dalle proprie comunità, restano in carica
per la durata di due anni.
Perché un gruppo sia regolarmente associato è necessario che almeno dieci
persone condividano i principi espressi nel presente Manifesto e presentino richiesta
scritta di affiliazione al Presidente e alla Segretaria Nazionale che ne valuteranno i
requisiti. Il termine comunità viene usato quando in una determinata sede locale
esistono più gruppi di almeno 10 persone, distinti normalmente per fasce d’età,
accomunati dal medesimo assistente spirituale, da momenti di condivisione e di
preghiera, da progetti culturali e soprattutto da iniziative di servizio.
Modifiche al presente statuto possono essere adottate in qualsiasi momento
dal Consiglio Nazionale a maggioranza qualificata dei due terzi dei partecipanti