MAGIS ong – Newsletter 1/2010

 

Magis News
Numero 1/2010

EMERGENZA HAITI. COME AIUTARE TRAMITE IL MAGIS

(Foto: New York Times)

INDICE

FOCUS – Emergenza Haiti, come aiutare tramite il Magis

Notizie dai padri gesuiti ad Haiti

Padre Matteo Ricci,

memorie di un viaggio spirituale

23 gennaio, a Milano una giornata di eventi

su Padre Matteo Ricci

Mestre, incontro con padre Sorge

Il JSN sui fatti di Rosarno

Palermo, continua il lavoro nelle scuole

Numero verde 800 999 099 – www.magisitalia.orgufficio.stampa@magisitalia.org


FOCUS – Emergenza Haiti, come aiutare tramite il Magis

A seguito del violento terremoto che ha devastato Haiti, la Fondazione Magis, d’intesa con la Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù e con la LMS,CVX, Popoli, il Jesuit Social Network e gli altri aderenti, si mobilita nell’aiuto e nel soccorso della popolazione a fianco dei gesuiti presenti in loco.

 

Il Magis ha individuato in Padre François Kawas, delegato per le opere ad Haiti, Padre Miller Lamothe e Padre Mario Serrano (foto a destra), direttore del Jesuit Refugee Service nella Repubblica Dominicana, come propri referenti in loco che ci permetteranno di indirizzare gli aiuti in modo efficace sia con riferimento alle prime emergenze che per la successiva lunga fase di post emergenza e ricostruzione.

 

La Compagnia di Gesù è presente in Haiti con quattro case e diverse opere principalmente proprio a Port au Prince. Padre Kawas ha informato che nessun Padre è rimasto vittima del terremoto e che le strutture sono state colpite meno di altre ma avranno bisogno di riparazioni. Dal primo momento esse sono state messe a disposizione della popolazione locale.

 

A fianco dei Gesuiti di Haiti si sono mobilitati i padri e collaboratori della Repubblica Dominicana unitamente al Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e Migranti presente in tale paese, che ha già formato due commissioni e si è recata sul luogo della tragedia per organizzare i soccorsi e predisporre aiuti efficaci e di lunga durata. In queste ore tutte le opere della Compagnia di Gesù, particolarmente in America Latina e Caraibi stanno coordinando piani di intervento e soccorso alla popolazione di Haiti.

 

Le iniziative di aiuto della Fondazione Magis sono effettuate in coordinamento con la Rete Xavier, network europeo dei gesuiti, ed in particolare con la spagnola Entreculturas, che da anni collabora con Fe y Alegria Haiti.

 

Per dare concretezza alla consapevole partecipazione alle necessità primarie delle popolazioni colpite, si può fare una donazione* specificando la causale “emergenza Haiti” sui conti intestati al MAGIS:

 

conto corrente postale:  909010

conto corrente bancario: IBAN: IT07 Y030 6903 2001 0000 0509 259 presso INTESA-SANPAOLO – Via della Stamperia, 64 – ROMA

 

* Le offerte versate al Magis da persone fisiche e dagli enti soggetti all’Ires (imposta sul reddito delle società) sono deducibili dal reddito imponibile sino al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70mila euro annui (art. 14 D.L. n. 35/05).

 

Per maggiori informazioni: info@magisitalia.org – Tel. 06 69 700 327 – 323 – 280

Notizie dai padri gesuiti ad Haiti

Si riporta qui sotto una lettera del 13 gennaio, il giorno dopo il terremoto, del padre François Kawas, delegato del Padre Provinciale della Provincia del Canada francese di cui Haiti fa parte, al Padre Daniel LeBlond, Provinciale. Egli descrive la situazione residenza per residenza. Ma naturalmente la situazione è ancora in evoluzione.

 

La missiva è tratta dal Servizio Elettronico d’Informazione SJ diretto da Padre Giuseppe Bellucci SJ.

 

Di seguito il testo della lettera:

 

Caro Daniel,

ti comunico le ultime notizie sulla situazione dei gesuiti presenti sul territorio:

Ouanaminthe: la residenza Pedro Arrupe e le opere (Solidarité Fwontalyé e Fe y Alegria) non hanno subito danni.  Sia i gesuiti che i collaboratori laici stanno bene.  Continua ad essere impossibile comunicare per telefono.  Ma riusciamo a rimanere in contatto via internet.

Biassou: La residenza Karl Lévêque è intatta; la casa non è stata danneggiata e i gesuiti stanno bene.  La casa a fianco sulla sinistra è completamente distrutta.  I gesuiti si stanno adoperando per portare aiuto ai vicini.

Canapé-Vert:  la residenza Ignace de Loyola è leggermente danneggiata ma i gesuiti stanno bene.  Sono sotto choc.  Le case vicine sono distrutte, alcune completamente.  Non abbiamo ancora notizie del P. Dérino Saintfariste, che non era in casa al momento del sisma.  Oggi pomeriggio andiamo a cercarlo.  Stiamo aiutando i vicini in difficoltà e che hanno passato la notte nel nostro giardino.  Presupponiamo che il Fratello Charlot Mathurin a Dulagon stia bene, considerato che il terremoto non è stato molto intenso nel dipartimento di Artibonite, dove lui si trova.

Il noviziato di Tabarre: la casa è in parte danneggiata.  Il serbatoio d’acqua installato sul tetto è crollato causando alcuni danni.  I Padri, i novizi del primo anno e gli altri stanno bene.  Il GADRU (Groupe d’Appui au Développement Rural) ha la casa distrutta, ma Jean-Marie e i collaboratori laici sono riusciti ad abbandonare l’edificio al momento delle scosse e stanno bene.

Non abbiamo ancora notizie sui locali dell’ufficio nazionale di Fe y Alegria in rue Lesinasse, Delmas 75, né sulla casa che ospita il CEDAR, al numero 27 di 1ère Avenue du Travail, Bois Verna, e attendiamo presto informazioni in merito.

Considerando quanto accaduto ad Haiti e in particolare a Port-au-Prince, le case ed opere della Compagnia sono state in gran parte risparmiate.  Ringraziamo il Signore e Maria, venerata ad Haiti col nome di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso.  Speriamo di avere presto notizie del nostro confratello Dérino.

Grazie e a presto,

François Kawas – Delegato del Provinciale per le opere ad Haiti

Matteo Ricci. Memorie di un viaggio spirituale

«La visione del mondo di Padre Matteo Ricci è una ricchezza spirituale che dobbiamo ereditare e promuovere». Con queste parole Zhang Jianda, Consigliere Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare cinese in Italia, ha aperto la tavola rotonda su Padre Matteo Ricci che si è  svolta in occasione della seconda edizione del Josp Festival a Roma. All’evento, organizzato dal Magis, hanno partecipato anche Gjon Kolndrekaj, autore e regista del film “Matteo Ricci. Un esuita nel regno del drago”, Adriano Madaro, sinologo, Elisabetta Nardi, insegnante, e Padre Luciano Larivera S.J., scrittore de La Civiltà Cattolica. Ha moderato, Marco Petrini, presidente del Magis.

 

«Matteo Ricci ha incarnato i valori del dialogo tra Oriente e Occidente. È stato lui a far conoscere al popolo cinese la religione, adottando un esemplare stile di tolleranza frutto del suo grande rispetto e ammirazione per la cultura cinese», ha aggiunto Zhang Jianda.

 

Dopo la visione di una breve parte del docu-film, il regista Gjon Kolndrekaj ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a intraprendere questo lavoro. «Con questa opera multimediale ho cercato di esplorare l’umanità di Matteo Ricci, un gesuita di grande carisma capace di far nascere nell’uomo segni di fede e di speranza».

 

Secondo l’autorevole rivista statunitense Life, Matteo Ricci è tra le personalità più autorevoli e influenti del secondo millennio. «Il carisma di Padre Matteo Ricci è simile a quello di Sant’Ignazio», ha detto padre Luciano Larivera che la scorsa estate ha guidato un campo di solidarietà internazionale a Pechino promosso dalla Lega Missionaria Studenti. «La Cina non è misteriosa: l’unico modo per conoscerla è studiare. Senza lo studio si perde tutto, senza cultura si perde il meglio della Cina».

 

Adriano Madaro sposa in pieno gli elogi di Life. «Non è del tutto esatto fare paragoni, ma ritengo che l’insegnamento di Matteo Ricci sia superiore a quello di Marco Polo poiché continua i suoi scritti forniscono ancora oggi informazioni utili sulla Cina a chi si occupa di economia e di politica».

 

Elisabetta Nardi, insegnante dell’Istituto comprensivo Vincenzo Monti di Pollenza, provincia di Macerata, ha invece raccontato la sua esperienza nelle scuole. «Con tantissimi ragazzi abbiamo realizzato un fascicoletto contenente poesie-preghiera e disegni dedicati a Padre Matteo Ricci, che abbiamo offerto al Vescovo di Macerata, Mons. Claudio Giuliodori».

 

23 gennaio, a Milano una giornata di eventi su Padre Matteo Ricci

È un appuntamento da non perdere, almeno per chi vive a Milano e dintorni, quello che la Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù e la Fondazione Culturale San Fedele (editore di Popoli) organizzano il 23 gennaio presso la sede del Centro San Fedele, nel pieno centro cittadino. «Dell’Amicizia. Matteo Ricci: Oriente e Occidente in dialogo»: ovvero un’intera giornata di eventi centrati sulla figura del missionario gesuita, per approfondire i contenuti della sua opera di annuncio e inculturazione del Vangelo nel mondo cinese e soprattutto la sua attualità per gli uomini e le donne contemporanei, credenti e non.

 

Dopo il saluto delle autorità, terrà la conferenza introduttiva il Padre Generale della Compagnia di Gesù, lo spagnolo Adolfo Nicolás, in una delle sue prime uscite pubbliche italiane dopo la sua elezione nel gennaio 2008. Nel suo intervento – «Matteo Ricci: l’amicizia come stile missionario» – il Generale rifletterà in particolare su come l’annuncio del Vangelo non possa prescindere dalla relazione e dall’incontro tra i popoli. Un’esperienza di cui Ricci fu esempio paradigmatico: infatti, solo facendosi anello di congiunzione tra la cultura europea del Rinascimento e la civiltà cinese, egli riuscì nell’impresa di portare il cristianesimo in Cina.

 

La relazione di padre Nicolás sarà seguita dalla conferenza del direttore della Galleria San Fedele, il gesuita Andrea Dall’Asta, «Per una maggiore gloria di Dio. Missione e arte nella Compagnia di Gesù», volta a sottolineare come l’attenzione verso la cultura e la scienza siano un aspetto fondamentale dell’orizzonte missionario della Compagnia di Gesù, testimoniato esemplarmente anche dalla vicenda dello stesso Ricci. Il tema viene sviluppato attraverso il commento di alcune opere capitali per l’Ordine fondato da Sant’Ignazio, tra cui la volta del Gesù del Baciccio e quella di Sant’Ignazio di Andrea Pozzo a Roma.

 

Seguirà l’inaugurazione della mostra «Nel segno della Croce. Arte antica e contemporanea a confronto», in cui spicca un’opera dello scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa. La mostra, a cura del citato Andrea Dall’Asta, di Ede Palmieri e Francesco Tedeschi, è interamente dedicata al tema della croce, simbolo per eccellenza del «religare», quindi dell’unire, concetto chiave anche nello stile missionario di padre Ricci. Per il gesuita italiano la missione non si deve tradurre in una strategia di conquista ma in una relazione di reciproca accoglienza e di amicizia perché «il mondo senza amicizia sarebbe come il cielo senza sole e come un corpo senza occhi».

 

Centro del progetto espositivo è una grande croce ideata dallo scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa, che ha interpretato nella sua visione di artista orientale un soggetto caro alla spiritualità occidentale.

 

Nel pomeriggio, dopo la proiezione del docufilm di Gjon Kolndrekaj Matteo Ricci. Un gesuita nel Regno del Drago, si svolgerà la tavola rotonda dal titolo «Gli eredi di Matteo Ricci», occasione per discutere anche degli attuali rapporti tra Cina e Occidente: interverranno il sinologo Federico Masini, la giornalista Renata Pisu, il teologo M. Antoni J. Üçerler e il sacerdote cinese Pietro Cui Xingang.

 

La giornata si concluderà infine con un evento di eccezione: la Chiesa di San Fedele ospiterà il concerto «Musicisti gesuiti tra la Cina e le Indie Occidentali», con musiche di compositori gesuiti tra cui Domenico Zipoli, Joseph-Marie Amiot e Antonio Pileggi, alcune delle quali eseguite per la prima volta in Italia dal coro Voci di San Fedele, dall’Ensemble strumentale del Teatro la Scala e con la partecipazione della celebre musicista Lingling Yu, tra le poche in Europa a suonare strumenti tradizionali cinesi.

 

La partecipazione al Convegno e ai suoi vari momenti è libera, sino a esaurimento posti.

Per ulteriori informazioni: www.popoli.info, www.centrosanfedele.net, tel. 02.863521.

Articolo di Arrigo Sironi tratto da Popoli.

 

Mestre, incontro con padre Sorge

 

Mercoledì 20 gennaio, ore 18, presso il Laurentianum in Piazza Ferretto a Mestre (VE), si terrà l’incontro promosso VTM, Volontari Terzomondo Magis “Strade nuove per uscire dalla palude”.

Interviene Padre Bartolomeo Sorge, gesuita teologo, politologo, esperto nella dottrina sociale della Chiesa, direttore di “Aggiornamenti Sociali”, già direttore della “Civiltà Cattolica” – fondatore dell’Istituto di Formazione Politica. Partecipa anche Luana Zanella, Assessora alla Pace del Comune di Venezia. Modera: Fabio Poles, Segretario del Marcianum.

 

Maggiori informazioni su: http://www.vtmmagismestre.org/index.htm

Il JSN sui fatti di Rosarno

Il Jesuit Social Network Italia, Federazione di laici e gesuiti impegnati nel sociale, presente a Reggio Calabria, sente il bisogno di esprimere la propria solidarietà e vicinanza alle migliaia di migranti africani che da anni vengono impiegati nei campi della Piana di Gioia Tauro in stato di schiavitù e alla popolazione di Rosarno sconvolta dal clima di grave violenza di questi giorni. Non più tardi di un mese fa una delegazione del JSN si era recata sul posto constatando le vergognose ed inumane condizioni di vita alle quali era sottoposta una innumerevole schiera di immigrati.

 

Crediamo importante non cancellare in poche ore oltre 15 anni di convivenza, non sempre facile, e di ricerca faticosa da parte dei cittadini di Rosarno nel cercare di alleviare le condizioni delle migliaia di immigrati e anni di sfruttamento degli immigrati stessi a sostegno dell’economia locale. C’è stata una risposta violenta e esagerata da parte dei migranti ad una provocazione che non appare casuale, in questo particolare contesto. Serviranno alcuni giorni per leggere con calma gli eventi e quando disponibile daremo una loro lettura in un successivo comunicato, ma riteniamo importante ribadire che proprio la storia di questi anni mostra che non si tratta di una vicenda xenofoba.

 

La decisione presa dalle autorità, insieme alla società civile, per il trasferimento degli africani, per la tutela della loro stessa incolumità, ha rappresentato una sconfitta sociale per il contesto di Rosarno, ma il suo seguito ha rappresentato una sconfitta ben più grande nel momento in cui gli immigrati allontanati in tutta fretta, sono stati abbandonati a loro stessi, scaricandoli alle strutture caritatevoli ecclesiali e/o ai gruppi di volontariato laico. Coloro che oggi saranno colpiti dai provvedimenti di espulsione sono i più fragili tra i fragili. Una situazione di ingiustizia, dopo lo sfruttamento subito, che anche il Papa, Benedetto XVI, domenica ha denunciato affermando con forza che “l’immigrato è un essere umano, differente per cultura e tradizione, ma comunque da rispettare”.

 

Crediamo importante unirci, nella comunità ecclesiale e insieme a coloro che sono impegnati nella lotta ad ogni forma di iniquità e discriminazione, per esprimere solidarietà a chi ha subito violenza, indipendentemente dal colore e dalla cittadinanza, chiedendo che si faccia chiarezza e si affronti l’ingiustizia dello sfruttamento del lavoro dei migranti, condividendo l’appello del Presidente del Centro Astalli, padre La Manna, perché “il triste episodio di Rosarno possa mettere in luce l’urgenza di ripensare le attuali politiche sull’immigrazione senza derogare mai alla tutela dei diritti umani di ogni individuo”.

 

Maggiori informazioni su www.jsn.it

 

Palermo, continua il lavoro nelle scuole

 

Ai fini della sensibilizzazione dei giovani sui temi legati alla solidarietà internazionale e a seguito dell’interesse manifestato dagli animatori spirituali, nel corso dei mesi di novembre e dicembre il Magis Centro Sud ha proposto a 9 classi della Scuola Media del Centro Educativo Ignaziano (CEI) di Palermo il Progetto Adozioni a distanza.

Lea Lombardo ha incontrato le classi presentando il progetto e guidando la riflessione sulle realtà dei Paesi in via di sviluppo, sui diritti fondamentali dei bambini e sulle adozioni a distanza quali strumento efficace di cooperazione allo sviluppo. Con l’ausilio dei rispettivi docenti referenti, le nove classi sono state coordinate nel lavoro di studio e riflessione sui temi affrontati e hanno versato le relative quote utili all’adozione di ben quattro gruppi-classe dell’India, paese dalla realtà complessa in cui i bambini troppo spesso non hanno possibilità di costruirsi un futuro dignitoso.

 

Maggiori informazioni: palermo.campagne@magisitalia.org

 

A cura di Maurizio Debanne                                                 Redazione: 06 69700327 – 280

 

Il numero è stato chiuso mercoledì 20 gennaio 2010.

 

Si prega di inviare commenti, notizie e contributi all’indirizzo: ufficio.stampa@magisitalia.org

Se non si desidera ricevere la newsletter inviate la scritta CANCELLAMI alla nostra mail: l’indirizzo verrà rimosso dalla lista dei destinatari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *