Nuovo Appello per l’Acqua di Alex Zanotelli 11 agosto 2012 “LA VOCE DEL SIGNORE TUONA SULLE ACQUE …” Così un’antica preghiera ebraica esaltava la presenza misteriosa di Dio anche sulle acque! (Salmo 29) In questa torrida estate speravo proprio di darvi notizie rinfrescanti da Napoli sull’acqua. Il 31 luglio infatti c’era stato annunciato che finalmente si sarebbe realizzato il grande sogno napoletano e cioè che finalmente ARIN spa (la società che gestisce l’acqua di Napoli) si trasformasse in un’Azienda Speciale(Acqua Bene Comune – Napoli). Il Consiglio Comunale aveva così votato il 26 ottobre 2011. Ma perché quel voto diventasse realtà giuridica bisognava che l’ARIN andasse a firmare il passaggio davanti al notaio. Ma le pressioni , da parte di potentati economico-finanziari, sono state talmente forti da impedirlo. Tant’è che il 31 luglio c’è stata sì una firma dal notaio, ma a una “condizione”, e cioè che entro il 15 novembre si faccia “un piano industriale e finanziario”, piano che non è stato elaborato dal novembre scorso! Il comitato dell’Acqua napoletano e campano, che dal 2004 ha lavorato con passione e ostinazione per questa trasformazione, dovrà ancora attendere prima di annunciare la buona notizia che Napoli è diventata la capitale dell’acqua pubblica. Con ansia attendiamo quel giorno! continua… Alex Zanotelli. Appello Acqua 11.08.12
Categoria: Apostolato Sociale
L’APOSTOLATO SOCIALE
La Parola di Dio e, in particolare, il Vangelo, le indicazioni della Chiesa locale e universale, la spiritualità ignaziana, i nostri Pincipi Generali si sono incarnati, per generazioni, nella nostra storia di servizio, coscienti dei nostri limiti, ma anche dei “talenti” che Dio ha affidato alla nostra responsabilità.
Le indicazioni, profetiche, del Concilio Ecumenico Vaticano II, la dottrina sociale della Chiesa, le encicliche sociali (ultima quella del Papa Benedetto XVI Deus Caritas est), i contributo di pensiero, di studio e di azione delle tante realtà religiosi, istituzionali, sociali che sono immerse nelle ferite personali e sociali del nostro tempo tracciano il nostro orizzonte apostolico.
La ricerca di quanto è “più urgente e universale” e le nostre possibilità di impegno ci consentono di individuare le seguenti priorità di servizio:
- accompagnamento e sostegno scolastico integrativo a minori a rischio napoletani e della comunità srilankese presente a Napoli (servizio di doposcuola);
- potenziamento della lingua italiana agli immigrati, in particolare a quanti frequentano il doposcuola;
- accoglienza e ascolto di quanti sono in necessità di precarietà sociale, cercado di rispondere alle loro esigenze, anche in collaborazione con altre realtà ignaziane e non, istituzionali o private (servizio di centro di ascolto);
- difesa dei beni comuni, con particolare riferimento al loro accesso da parte delle fasce deboli della popolazione e nell’orizzonte di promozione della difesa del Creato e di una cultura ecologica (partecipazione al comitato acqua e alle reti locali e nazionali che se ne occupano; partecipazione al comitato rifiuti urbani);
- Promozione di studi, riflessioni, confronti, interni e pubblici, per dare voce alle istanze che emergono dalle realtà di servizio;
- Consulenze professionali (didattiche, mediche, giuridiche,amministrative), anche in rete con risorse esterne, in particolari situazioni di assistenza, valutazione, scelta;
- Adesione al Jesuit Social Network – JSN Italia, Federazione Nazionale delle Opere della Compagnia (o di quanto si riconoscono nel modo di procedere ignaziano) impegnate nell’apostolato sociale (settori: minori e scuola, famiglia e comunità di famiglie, immigrazione/rifugiati, senza fissa dimora, diversamente abili, carceri e giustizia, consultori e consulenza);
- Adesione alla Rete di Lilliput – Nodo di Napoli per favorire la partecipazione attiva della Società Civile Organizzata nei processi di controllo e di scelte sociali e politici;
- Il rilancio del Forum-laboratorio socio-politico “Cittaditutti”.
RIUNIONE CONCLUSIVA DEL COORDINAMENTO DEI PROGETTI JONATHAN/ARCOBALENO-CVX Si è riunito, lunedì 11 giugno 2012, il Coordinamento del Doposcuola dei Progetti Jonathan /Arcobaleno-CVX, per un’analisi complessiva del servizio prestato in quest’anno scolastico. Erano presenti quindici volontari, che inizialmente hanno preso visione dei dati elaborati dai registri delle presenze degli utenti e dei volontari, che vengono di seguito riportati. DATI DEL DOPOSCUOLA A.S. 2011/12 GIORNI DI ATTIVITÀ: dal 3 novembre 2011 all’8 giugno 2012: 133 UTENTI ISCRITTI: 40. ELEMENTARI: 8 MEDIE: 20 SUPERIORI: 12 NAZIONALITÀ DI ORIGINE DEGLI UTENTI: SRILANLESE: 34 FILIPPINA: 1 ITALIANA: 5 PRESENZE COMPLESSIVE DEGLI UTENTI NEI GIORNI DI ATTIVITA’: 1940 PRESENZA MEDIA GIORNALIERA DEGLI UTENTI: 14,59 UTENTI RITIRATI NEL CORSO DELL’ANNO: 7 UTENTI CON PRESENZE TRA 133 giorni (gg) e 100 gg: 2 UTENTI CON PRESENZE TRA 99 gg e 64 gg: 10 UTENTI CON PRESENZE TRA 63 gg e 33 gg: 19 UTENTI CON PRESENZE AL DI SOTTO DI 33 gg: 2 NUMERO DI VOLONTARI ALTERNATISI NEL CORSO DELL’ANNO: 53 UTENTI CHE HANNO PRESENTATO DOMANDA DI ISCRIZIONE PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO: CONFERME DI ISCRIZIONE : 30 (Elementari: 4; Medie: 14 ; Superiori: 12) NUOVE ISCRIZIONI: 8 (Elementari: 3; Medie: 3 ; Superiori: 2) Successivamente è iniziato un ampio confronto sui dati, sul servizio di doposcuola, sul rendimento dei singoli utenti. Al momento dello svolgimento della riunione non erano stati pubblicati ancora i risultati degli scrutini, ma successivamente si è appreso che tutti sonoRead More
CAMPO DI FRATERNITA’ DELLA CVX IMMACOLATA AL GESU’ NUOVO- NAPOLI Dal 22 al 28 luglio a Villa Loyola in Laceno (Avellino), per un campo di fraternità si ritroveranno venti adolescenti, guidati da laici della CVX e da P. Pierluigi De Lucia.
FARE MEMORIA, A REGGIO CALABRIA, DELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO IL MOVIMENTO REGGIO NON TACE RIFLETTERA’ SULLA STRAGE DI VIA D’AMELIO, A VENT’ANNI DALL’ASSASSINIO DI PAOLO BORSELLINO E DELLA SUA SCORTA, CON IL PROCURATORE AGGIUNTO DELLA DDA, dr MICHELE PRESTIPINO, GIOVEDI’ 19 LUGLIO 2012 ALLE ORE 20,30 PRESSO IL CORTILE DELLA CHIESA DEGLI OTTIMATI DI REGGIO CALABRIA. Leggi tutto Reggio non tace 19.07.12
Riflessioni consequenziali ad una Serata di Conversazione su “Crisi: salvare il sistema o cercare il bene comune?”, nell’ambito del ciclo “A 50 anni dal Concilio”, organizzato dalla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale – Sezione San Luigi. Di Antonio Cervo —— Leggi o scarica il file A Cervo. Salvare il sistema o cercare il Bene Comune (64.15 kB)
19 SETTEMBRE SAN GENNARO NON SI TOCCA Domenico Pizzuti A difesa della data del 19 settembre per la celebrazione di S. Gennaro, festa patronale di Napoli, minacciata da un decreto taglia-feste, si è levato un comunicato della Curia napoletana con argomenti storico-religiosi. A parte la fissazione della data liturgica sulla base di una tradizione fondata, si tratta del Padre nobile della diocesi napoletana e se si vuole di un santo civico da celebrare. Eppure nell’ultima riforma del calendario liturgico, la celebrazione di alcuni santi è stataspostata anche di alcuni giorni (San Domenico, per esempio, dal 4 all’8 agosto) Altri possono difendere le date della religione civile, come il 25 aprile, il primo maggio e il due giugno, e per dare a ciascuno il suo si può sostenere la fissazione del 19 settembre per la celebrazione di S. Gennaro che data tra l’altro di qualche secolo o millennio in più. Anche la laica CGIL in una nota al Presidente Caldoro si è dichiarata contraria allo spostamento della data del 19 settembre, e parimenti delle due festività fondative della repubblica 25 aprile e 1 maggio. Altri ragionamenti richiederebbe il profilo di fede, al di là della volontà del santo Patrono evocata, che non può non richiamare la libertà e gratuità costitutiva dell’azione divina secondo il credente ma non solo. Paradossalmente, poiché le ragioni del dispositivo in discussione sono di natura economica, si potrebbe affermare che poichè nel nostro contesto le ragioni della “produzione” sono deboli, si può far luogo a quelle dellaRead More
foto tratta dalla Rete LETTERA APERTA Di P. Domenico Pizzuti a Dott. Andrea De Martino, Prefetto di Napoli, Mons Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, On.le Luigi Cesaro, Presidente Provincia di Napoli, Dott, Giovanni Pianese, Sindaco di Giugliano Non comprendiamo, senza alcun intento polemico, perché la messa in sicurezza della zona ASI di Giugliano con un muro di grandi proporzioni (finanziato con 300.000 euro dalla Provincia di Napoli) che la isola dall’accampamento realizzato con 700.000 euro dal Comune di Giugliano per un centinaia e passa rom ivi stanziati da decenni, sia celebrata con la presenza di rappresentanti delle istituzioni e ci auguriamo non con la benedizione del Vescovo di Aversa. E’ chiara la rivincita delle ragioni delle imprese della zona in vista di un loro sviluppo nel gioco con i topi roditori rappresentanti dai rom (quali e quanti?) per danneggiamenti evocati negli anni, e che finalmente il 12 aprile sono stati sgomberati o meglio espulsi con donne bambini vaganti ora nel territorio alla ricerca di una sopravvivenza possibile. Non si può non mettere in evidenza la portata simbolica di questa muraglia che isola per difendere, e che tutta l’operazione finisca per rivestire un significato di esclusione e non inclusione di essere umani a loro modo cittadini di Giugliano. Non occorre richiamare ad ogni mente aperta ed onesta che sul piano dei valori le priorità da rispettare sono quelle della vita da assicurare agli insediamenti umani di napoletani o rom che siano sulle ragioni degli insediamenti industriali e del loro sviluppo.Read More
Carissimo on.le De Magistris, un titolo strillato di giornale proclama il neo-sindaco Luigi De Magistris l’ultimo re di Napoli, forse per l’en plein di voti di metà dell’elettorato napoletano e l’entusiamo popolare che ha celebrato la vittoria a Piazza Municipio. Questo titolo mi ricorda che nella stessa piazza venti anni orsono, nell’attesa del beato Giovanni Paolo II in visita a Napoli nel novembre 1990, un popolano avvolto nella bandiera pontificia andava gridando: . Il messaggio che fu lanciato alla città in quell’occasione era :. Quanto queste parole siano state un puro mantra non performativo o abbiano trovato qualche attuazione, al di là di ineludibili analisi storico-politiche dell’ultimo quindicennio di governo del centro-sinistra ma non solo, lo dimostra la voglia di cambiamento di un assetto politico-amministrativo insoddisfacente e di apparati partitici elitari espressa dai risultati del ballottaggio. Preoccupa a nostro avviso l’attesa di un salvatore o re di Napoli che verifica corsi e ricorsi nei decenni e che risponda solo ai cittadini senza intermediazioni o partitiche o dei corpi intermedi della società, ma più che altro è urgente rinnovare le forme di una partecipazione democratica al governo della polis napoletana e di cittadinanza attiva. Al di là di ogni giudizio, data la difficoltà di governare Napoli espressa anche in questa occasione dal Presidente Napolitano, bisogna per certi versi essere grati per esserti candidato sindaco per Napoli. Forse c’era bisogno a Napoli di uno che scompigliasse il gioco (non solo a parole) nel senso della discontinuità, più che un mite e determinatoRead More
http://webtvnapoli.websigner.eu/?idvideo=438&tvideo=La+Scuola+di+Pace cliccare cantieri e poi città sociale, c’è il servizio di luis Una canzone di pace 2011 sabato 21 maggio ore 18,30 al Teatro Totò – via foria – Napoli E’ la festa che da 11 anni chiude le nostre attività e ci permette di incontrare tante realtà impegnate e virtuose. E’ una esplosione di gioia per manifestare il dissenso per una società che soffoca la fantasia. E’ il nostro modo per continuare a credere che è possibile cambiare.
Il no al nucleare. Ripensiamo i consumi e l’economia Leonardo Becchetti – 20/04/2011 Il governo annuncia l’abbandono del nucleare e il ministro Tremonti propone un piano di finanziamento tramite Eurobond della ricerca sulle fonti rinnovabili. Sembra purtroppo che ci sia sempre bisogno di una grave crisi o addirittura di una catastrofe perché la maggioranza dell’opinione pubblica, le istituzioni e la politica capiscano quello che le minoranze hanno teorizzato e proposto di attuare con decenni di anticipo. C’è stato bisogno di una catastrofe per capire che del nucleare potevamo benissimo fare a meno. Che i costi, i tempi, i rischi, la gestione delle scorie non giustificavano un investimento che avrebbe sottratto risorse preziose alla ricerca sulle rinnovabili; i tassi di crescita del progresso tecnologico fanno capire già oggi che queste fonti di energia potranno coprire presto quasi tutto il fabbisogno necessario. C’è stato bisogno di una grave crisi finanziaria affinché le maggioranze e i leader superassero il tabù (e la finzione) che non fosse possibile tassare le transazioni finanziarie per raccogliere risorse per i beni pubblici globali, per scoprire che tasse di questo tipo esistono, finanziano le borse, hanno costi amministrativi inferiori alle altre tasse e non provocano fughe di capitali quando le aliquote sono ragionevolmente basse. Abbiamo bisogno di una qualche crisi idrica per capire che il modo migliore per gestire questa risorsa preziosa non è quello di affidarlo a imprese che hanno l’obiettivo di massimizzare il benessere degli azionisti? Un problema trasversale che va dall’acqua alle banche è laRead More