DA #Fiumeinpiena: “Stop al Biocidio”, un breve reportage di Consiglia Salvio

Alex è sempre Alex

di Consiglia Salvio

Grande giornata quella del 16 novembre 2013, tante persone insieme per  manifestare, come non se ne vedevano da tempo. Durante il corteo  si diceva esserne 100mila, o 70mila, cosa importa?

La pioggia che non ha mai smesso di dare il suo fastidioso contributo, ha fatto sì che i nostri volantini del Coordinamento anziché darli in mano alla gente, ormai inzuppati d’acqua, li  attaccavamo sopra gli ombrelli, in bella mostra e leggibili persino.

Il Coordinamento Campano per la gestione pubblica dell’Acqua non ha fatto mancare i suoi striscioni regionali, i materiali, le bandiere dell’acqua sventolate dai tanti attivisti.

Un fiume in piena.

Dall’Abruzzo, dal Lazio, dalla Calabria, dalla Sicilia, c’erano rappresentanze di tante parti d’Italia e della Campania in particolare. Tanti fotografi e tante tv, artisti, parrocchie, gruppi scout, comitati, parlamentari, sindacati, lavoratori, medici, scolaresche, associazioni ambientaliste e di consumatori, bambini e adulti insieme, mamme con le foto dei loro cari ( piccoli in particolare), politici e gonfaloni di alcuni Comuni campani.

Cosa si chiede? Chiarezza, controlli e di creare una mappatura del territorio campano, al fine di poter bonificare lì dove ce n’è reale bisogno, evitando la cattiva informazione che vorrebbe tutta la Campania inquinata.

Ciò che mi ha più toccato, è stato il cordone di attivisti all’inizio del corteo che curavano la sicurezza di certi personaggi più in vista e conosciuti. Tra tutti gli striscioni, bandiere e sicurezza, musica e zampognari, invece, quasi non si notava una sagoma umana, al buio e sotto la pioggia (nonostante la bronchite) che camminava e gli si affiancavano di volta in volta giornalisti, attivisti, cittadini che trovavano in lui  l’ascolto alle loro lamentele, dolori, disastri familiari e personali: Alex Zanotelli.

Molti si sono presi la paternità di quanto è accaduto nei giorni scorsi e ieri, ma chi sa bene come sono andate le cose, sa che dietro tutto questo c’è il suo enorme impegno, la sua leale forza del denunciare, del credere, del fare.

Acqua, rifiuti, ambiente, pace, accoglienza, giustizia, sanità, istruzione, ecc… tutto in un semplice gesto dal palco prima di parlare: lo spezzare un pezzo di pane.

 

In quel gesto c’è il nuovo mondo.


Napoli, 18 novembre 2013

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