La morte del Papa Emerito Benedetto XVI

Il Papa Emerito Benedetto XVI è tornato oggi alla casa del Padre. Uomo di fede e di grande cultura teologica rimarrà nella storia della Chiesa per il suo gesto profetico di rinuncia del 2013. Ha offerto gli ultimi anni della Sua vita nel silenzio e nella preghiera, donandosi totalmente alla Chiesa di Cristo in particolar modo durante il tempo finale della sua vita, caratterizzata dalla sofferenza e dalla malattia. Abbiamo pregato in questi giorni, su invito di Papa Francesco, perché il Signore Gesù lo accompagnasse all’incontro con il Padre celeste. Siamo certi che così è stato ed ora vive nella beatitudine eterna. Come C.V.X. del Gesù Nuovo di Napoli ci uniamo alla Chiesa universale, elevando preghiere a Dio Padre misericordioso per la sua anima. Antonio SALVIO

I gesuiti Javier Campos Morales e Joaquín César Mora Salazar sono stati assassinati nella chiesa di Cerocahui, in Messico.

Lunedi 20 Giugno us, di sera, sono stati uccisi barbaramente – nella Chiesa della loro Parrocchia – i due Gesuiti Javier Campos Morales e Joaquín César Mora Salazar nel tentativo di soccorrere un parrocchiano entrato in chiesa per sfuggire ad un uomo armato. La Chiesa annovera oggi altri due Martiri nella schiera dei Santi. Ci accompagneranno dal Cielo e intercederanno presso il Signore della Storia affinché conceda alla terra del Mexico pace e serenità. La Compagnia di Gesù ha espresso con un Comunicato stampa il proprio dolore e la disapprovazione per tanta violenza che insanguina la terra messicana. Ci uniamo al cordoglio universale per tale barbaro assassinio e imploriamo anche noi il Dio della Vita affinché in questo momento storico conceda all’umanità Pace e concordia.

don mimmo battaglia

Preghiera dell’Arcivescovo don Mimmo Battaglia per la Pace.

Recitata da Papa Francesco durante l’udienza generale di Mercoledì 16 Marzo 2022: “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi misericordia di noi peccatori! Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi! Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi! Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi! Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all’ombra della tua croce, abbi pietà di noi! Perdonaci Signore, se non contenti dei chiodi con i quali trafiggemmo la tua mano, continuiamo ad abbeverarci al sangue dei morti dilaniati dalle armi. Perdonaci, se queste mani che avevi creato per custodire, si sono trasformate in strumenti di morte. Perdonaci, Signore, se continuiamo ad uccidere nostro fratello, se continuiamo come Caino a togliere le pietre dal nostro campo per uccidere Abele. Perdonaci, se continuiamo a giustificare con la nostra fatica la crudeltà, se con il nostro dolore legittimiamo l’efferatezza dei nostri gesti. Perdonaci la guerra, Signore. Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ti imploriamo! Ferma la mano di Caino! Illumina la nostra coscienza, non sia fatta la nostra volontà, non abbandonarci al nostro agire! Fermaci, Signore, fermaci! E quando avrai fermato la mano di Caino, abbi cura anche di lui. È nostro fratello. O Signore, poni un freno alla violenza! Fermaci, Signore!” † don Mimmo

Mercoledì 2 Marzo 2022: giornata di preghiere e di digiuno per la Pace

In questo momento in cui le armi hanno preso il posto della Diplomazia in Europa, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si alza forte la voce di Papa Francesco per implorare da Dio il dono della Pace. Uniamoci tutti Mercoledì prossimo, all’inizio della Quaresima, in preghiera e con il digiuno con tutti i Credenti e con tutti gli uomini di buona volontà. Dio illumini il cuore e le menti di chi ha gravi responsabilità per la Pace oggi.

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don Mimmo Battaglia. Lettera per l’Immacolata. Quel profumo che si fa speranza

QUEL PROFUMO CHE SI FA SPERANZA Lettera per la Solennità dell’Immacolata 06-12-2020 A volte mi fermo a pensare come sia bella, nella vita, l’esperienza di accompagnarsi: si cammina insieme e ci si racconta. E allora ho immaginato che in questo nostro andare verso il Natale, a un certo punto del viaggio, ci si affianca Maria, la madre di Gesù, e si accompagna con noi e si racconta… Se Maria è donna dell’attesa, siamo anche noi in lei umanità in attesa. Attesa di Dio nell’attesa dell’altro. Attesa di credere insieme, di sporcarci insieme le mani con la speranza! In Maria accade qualcosa che è un segno grande! Il sogno di Dio si fa storia. Dio viene a vivere con noi. E noi possiamo vivere con Lui. Questo grande disegno di salvezza Maria ha accolto nel suo grembo, un giorno, uno dei tanti giorni della sua esistenza, nella sua casa umile, nel suo piccolo paese. Maria vive in maniera straordinaria il quotidiano, accogliendo il progetto di Dio, vivendo la sua vita concreta a partire dall’iniziativa di Dio, dall’ascolto dello Spirito. Ragazza pienamente inserita nel suo tempo, debole e fragile, povera. Ma ciò che il mondo esclude, Dio lo privilegia. Il debole sa che è Dio che sta salvando il mondo. Questo Dio è il Dio della quotidianità di Maria, un Dio che non lascia soli, non abbandona gli ultimi e che chiede di mettersi sui loro passi. Maria non sapeva… un angelo glielo annuncia, le rivela che a Dio piace la seteRead More

Domenica 18 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2020   «Eccomi, manda me» (Is 6,8)   Cari fratelli e sorelle, Desidero esprimere la mia gratitudine a Dio per l’impegno con cui in tutta la Chiesa è stato vissuto, lo scorso ottobre, il Mese Missionario Straordinario. Sono convinto che esso ha contribuito a stimolare la conversione missionaria in tante comunità, sulla via indicata dal tema “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”. In questo anno, segnato dalle sofferenze e dalle sfide procurate dalla pandemia da covid 19, questo cammino missionario di tutta la Chiesa prosegue alla luce della parola che troviamo nel racconto della vocazione del profeta Isaia: «Eccomi, manda me» (Is 6,8). È la risposta sempre nuova alla domanda del Signore: «Chi manderò?» (ibid.). Questa chiamata proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umanità nell’attuale crisi mondiale. «Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme» (Meditazione in Piazza San Pietro, 27 marzo 2020). Siamo veramente spaventati, disorientati eRead More

Al Regina Caeli, Papa Francesco parla di discernimento

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! La quarta domenica di Pasqua, che celebriamo oggi, è dedicata a Gesù buon Pastore. Il Vangelo dice: «Le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome» (Gv 10,3). Il Signore ci chiama per nome, ci chiama perché ci ama. Però, dice ancora il Vangelo, ci sono altre voci, da non seguire: quelle di estranei, ladri e briganti che vogliono il male delle pecore. Queste diverse voci risuonano dentro di noi. C’è la voce di Dio, che gentilmente parla alla coscienza, e c’è la voce tentatrice che induce al male. Come fare a riconoscere la voce del buon Pastore da quella del ladro, come fare a distinguere l’ispirazione di Dio dalla suggestione del maligno? Si può imparare a discernere queste due voci: esse infatti parlano due lingue diverse, hanno cioè modi opposti per bussare al nostro cuore. Parlano lingue diverse. Come noi sappiamo distinguere una lingua dall’altra, possiamo anche distinguere la voce di Dio e la voce del maligno. La voce di Dio non obbliga mai: Dio si propone, non si impone. Invece la voce cattiva seduce, assale, costringe: suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti, ma passeggere. All’inizio blandisce, ci fa credere che siamo onnipotenti, ma poi ci lascia col vuoto dentro e ci accusa: “Tu non vali niente”. La voce di Dio, invece, ci corregge, con tanta pazienza, ma sempre ci incoraggia, ci consola: sempre alimenta la speranza. La voce di Dio è una voce che ha un orizzonte, invece la voce del cattivo ti portaRead More

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Una riflessione sulla Relazione di Francesco al Convegno “La Teologia dopo Veritatis Gaudium”

La teologia di Francesco: rivalutazione delle profezie di Ernesto Balducci? (Da alcuni spunti tematici toccati da Papa Francesco) di Antonio M. Cervo Mentre sedevo con gli altri ad ascoltare le riflessioni di Papa Francesco durante il Convegno “La Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo” (20-21 giugno 2019), in una rapida successione di immagini, la mia mente è corsa per un attimo oltre il suo obiettivo immediato, come se una specie di “velo di Maya” si squarciasse dentro di me. Il sogno di una Teologia nuova, imperniata su parole come “Uomo”, “Ascolto”, “Misericordia” e più legata alla realtà, alla pratica e all’accoglienza, richiamava all’improvviso il pensiero di quei cosiddetti “maestri infedeli” (come Turoldo, Bello, Bonaiuti,….), da cui tanti di noi (me tra questi!) sono stati affascinati per anni: molte delle loro idee, per decenni spesso non comprese fino in fondo o minimizzate, erano adesso quasi rimesse al centro, elevate a patrimonio di tutta la Chiesa, e non più solo di qualcuno. «Francesco d’Assisi, col suo Cantico, colpì nel cuore l’ideologia teologica cristiana, che era un’“ideologia sacrificale”. Pensiamo alla teologia di Anselmo d’Aosta, che, pur inquadrata nel suo tempo, è giunta fino a noi: per lui tutta l’umanità è nel peccato […] e sullo sfondo abbiamo un Dio- Moloch che, finché non ha avuto il pagamento e l’espiazione fino all’ultima goccia, non perdona (…). Vi pare evangelico questo?». Così parlava Ernesto Balducci …  Continua a leggere …  029. AM Cervo. La teologia di Francesco. Rivalutazione delle profezie di Balducci  25 giugnoRead More

53a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

“Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25) Dalle social network communities alla comunità umana E’ il tema scelto da Papa Francesco per la 53ma Giornata delle Comunicazioni Sociali, un tema quanto mai attuale in un’epoca in cui ormai domina, in misura altamente pervasiva la comunicazione virtuale. Il Papa, nella memoria liturgica di San Francesco di Sales (24 gennaio), patrono dela stampa e dei giornalisti, ha firmato un Messaggio di alto spessore sulla comunicazione virtuale, su internet e socialweb, che Egli considera una risorsa se usati correttamente. Sotto troverete il link per leggere e gustare il Messaggio, che si chiude con la seguente riflessione:  L’immagine del corpo e delle membra ci ricorda che l’uso del social web è complementare all’incontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell’altro. Se la rete è usata come prolungamento o come attesa di tale incontro, allora non tradisce se stessa e rimane una risorsa per la comunione. Se una famiglia usa la rete per essere più collegata, per poi incontrarsi a tavola e guardarsi negli occhi, allora è una risorsa. Se una comunità ecclesiale coordina la propria attività attraverso la rete, per poi celebrare l’Eucaristia insieme, allora è una risorsa. Se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il benenella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa. Perchè la rete e i social network, finestre aperte sul mondo, siano, attraversoRead More