Davanti all’ennesimo naufragio il Centro Astalli chiede misure urgenti.

Un altro naufragio nel Mediterraneo

03/06/11

 

Almeno 270 migranti, che a bordo di un natante cercavano probabilmente di raggiungere le coste italiane, risultano dispersi nel Mediterraneo. Le persone di cui non si hanno più notize viaggiavano probabilmente a bordo di un barcone soccorso, nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno, a largo dell’isola di Kerkennah, nel sud della Tunisia, da natanti della Guardia costiera e dell’Esercito tunisino.

La barca, che aveva a bordo circa 700 persone, è andata in avaria in un punto di acque basse: questo non ha consentito soccorsi immediati da parte delle navi militari. L’imbrcazione è stata così raggiunta da piccole imbarcazioni e gommoni, che hanno provveduto ai primi soccorsi e alle operazioni di trasbordo, dando la precedenza ai bambini e alle donne. Sarebbe stato in questa fase che molti passeggeri, impauriti, hanno cercato di mettersi in salvo,abbandonando la nave e annegando.

Le navi militari tunisine hanno messo in salvo, complessivamente, circa 570 persone.

Ancora una volta il Centro Astalli auspica che gli Stati europei predispongano con urgenza canali umanitari per l’evacuazione dei rifugiati dalla Libia, per evitare ulteriori perdite di vite umane innocenti.

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